XL, l'house organ di OPES anno 1, n°8, ottobre 2019 | Page 13

XL / Ottobre 2019 dilettantistiche”. Momenti simili, in cui tutti i responsabili dell’Ente e i dirigenti si riuniscono, servono, oltre a fare squadre, a capire in che direzione tira il vento e dove sta andando la barca. Il concetto può sembrare banale, ma non è così. Un’organizzazione come OPES, che è sempre più protagonista dello sport ed interprete delle esigenze della società, grazie alle sue risorse vuole generare valore. Per raggiungere questo scopo ha bisogno che tutti i suoi “ambasciatori” o “giocatori” abbiano la stessa preparazione e siano adeguatamente informati o aggiornati su tutti quegli aspetti che riguardano il mondo sportivo, associativo e del Terzo Settore. “In questo momento il mondo dello sport è più tutelato perché non vive le problematiche che le associazioni di volontariato e di promozione sociale sono costrette ad affrontare”. Sara Kelany Non chiamatela semplicemente formazione. Perché quanto vissuto ed accaduto al Centro di Preparazione Olimpica “Giulio Onesti” di Roma gli scorsi 13 e 14 settembre va oltre la semplice acquisizione di concetti, norme, regole e modelli. L’evento di OPES, infatti, può essere catalogato ed archiviato sotto le voci “occasione di crescita o di aggiornamento”, “condivisione di strategie”, “programmazione sistemica” e “interpretazione dei possibili scenari futuri su temi caldi che riguardano l’evoluzione dell’Ente e delle Associazioni sportive Il format studiato dalla Segreteria nazionale di OPES ha permesso a professionisti, operatori, tecnici e dirigenti di approfondire argomenti inerenti la loro attività. Le due giornate sono state caratterizzate da corsi di formazione ed aggiornamento per i formatori di Servizio Civile e per gli O.L.P. (Operatori Locali di Progetto), per formatori sportivi e per dirigenti sportivi. Molto apprezzati i moduli riguardanti lo SNaQ (Sistema Nazionale di Qualifiche dei Tecnici Sportivi), che è stato attuato a poche ore dalla firma posta da OPES sul rinnovo dell’adesione al sistema studiato dalla Scuola dello Sport del CONI; il sistema sportivo tra evoluzione normativa, prassi recente e giurisprudenza; ed, infine, la riforma del Terzo Settore, dagli esordi ai decreti attuativi. «Il bilancio di questa due giorni di alta formazione – ha dichiarato il responsabile della Segreteria nazionale Vittorio Rosati - è assolutamente positivo. Si sono alternati corsi di formazione specifici per chi lavora nel mondo dello sport, come tecnici, formatori e dirigenti. Abbiamo dato seguito ad un percorso formativo che è stato avviato tempo fa e che sarà replicato anche nel prossimo futuro». E se i corsi tematici sono stati benedetti da tutti gli operatori del mondo sportivo di OPES, gli incontri con i professionisti sono serviti a dipanare dubbi e perplessità. Quanto accaduto negli ultimi mesi, sia sul versante dell’associazionismo sportivo sia su quello del Terzo Settore, non ha reso la vita difficile ad alcun “player” o operatore interessato dalle varie riforme. Le parole del commercialista Luca Scarpa e dell’avvocato Sara Kelany, ad esempio, sono servite a spazzare via la nebbia e a fare chiarezza. 13