XL, l'house organ di OPES anno 1, n°8, ottobre 2019 | Page 10

10 Secondo atleta a salire sul palco è stato Daniele Cassioli, Campione Mondiale della Nazionale Paralimpica di Sci Nautico. Cieco dalla nascita a causa di una retinite pigmentosa, l’atleta ha parlato del suo valore, l’Equilibrio. Ma come si può stare in equilibrio senza vedere? Daniele ha chiesto ai ragazzi di fare un esperimento a occhi chiusi, per far capire loro cosa significa cercare di mantenere la stabilità senza la vista. Parlando del suo valore si è poi focalizzato su due punti: il nostro equilibrio dipende soprattutto da noi stessi e non potrà mai essere uguale a quello di un compagno. “L’equilibrio emotivo ed emozionale è molto più importante di quello fisico. La prima cosa che lo sport mi ha insegnato è che quello che conta davvero è ciò che sappiamo fare. Quando si perde, quello che bisogna chiedersi è: cosa potevo fare di meglio? Lo sport ci chiede di essere consapevoli delle nostre abilità, capire quello che sappiamo fare, perché è questo quello che conta. Il nostro equilibrio lo raggiungiamo con il nostro impegno e la sua conquista dipende soprattutto da noi stessi”. Questo è il primo concetto che Daniele ha espresso sull’equilibrio, ma ha poi aggiunto anche un secondo punto: “Dobbiamo poi renderci conto che ognuno ha il proprio equilibrio, diverso da quello di un altro. Mettere le proprie abilità, diversità e il proprio equilibrio al servizio di una squadra è il modo migliore per renderla vincente”. Il terzo intervento è stato quello di Davide Raucci, Capitano della Benacquista Latina Basket. Davide ha parlato dell’Amore, amore per lo sport e, in particolare, per il basket. Ha concluso con un caloroso invito: “Innamoratevi, innamoratevi di uno sport! Ci saranno ostacoli ma se crederete in quello che state facendo raggiungerete sempre qualsiasi obiettivo vi porrete nella vita”. Dopo Davide è stato il turno di un altro giocatore di pallacanestro: Matteo Cavagnini, Capitano della S.S.D. Santa Lucia Basket in carrozzina. Matteo voleva diventare calciatore ma dopo aver perso la gamba in un incidente stradale la sua vita è cambiata per sempre. La pallacanestro in carrozzina gli ha offerto una nuova opportunità e un motivo valido per ricominciare e tornaread avere rispetto per se stesso. Il Rispetto è il suo valore. “Il Basket in carrozzina è stato amore a prima vista, mi ha permesso di scoprire un mondo nuovo. Quando parlo ai ragazzi prima di una partita – ha detto – cerco di trasmette loro la mia passione per lo sport e il rispetto che ho imparato ad avere per me stesso, per i compagni di squadra e per i ruoli. Soprattutto quest’ultimo è alla base per costruire una stagione vincente. Senza rispetto, nello sport, non si va da nessuna parte”.