XL, l'house organ di OPES anno 1, n°5, maggio 2019 | Page 10

SCIREA 10 Nel segno dei valori di un grande Capitano 30 anni fa, il 3 settembre 1989, a causa di un drammatico incidente stradale avvenuto nella cittadina polacca di Babsk, perdeva la vita una leggenda del calcio, della Nazionale italiana e della Juventus: Gaetano Scirea. Il difensore Campione del Mondo con l’Italia di Bearzot nel 1982, oltre ad aver ricoperto il ruolo di capitano dei bianconeri di Torino dal 1984 al 1988, è stato il primo giocatore ad aver vinto tutte le maggiori competizioni UEFA per club. Al di là dei meriti sportivi e dei titoli conquistati sul campo (7 scudetti, 2 Coppe Italia, 1 Coppa UEFA, 1 Coppa dei Campioni, 1 Coppa delle Coppe, 1 Supercoppa, 1 Coppa Intercontinentale, 1 Coppa del Mondo), Scirea viene ricordato come un modello di integrità, una persona leale, pacata e gentile che, come ha ribadito in più di un’occasione la sua amata moglie, sapeva parlare con gli sguardi. Il suo stile era unico ed inconfondibile. Per capire meglio chi era Gaetano Scirea basterebbe citare un aneddoto: per lui, l’impresa più importante della sua vita non era collegata in alcun modo al gioco del calcio, bensì ad un diploma di maestro che aveva ottenuto con orgoglio e fatica. Gaetano Scirea è stato un esempio, un atleta ed un uomo di valore. Un fuoriclasse raro che non può essere dimenticato. La Giunta nazionale di OPES, fedele alla missione dell’Ente di educare allo sport e alla vita soprattutto le future generazioni, nel 2017 ha deciso di istituire un Premio, intitolato all’immenso campione nato a Cernusco sul Naviglio il 25 maggio 1953, da assegnare ad un manager o ad uno sportivo che avesse contribuito alla crescita del movimento calcistico o del futsal italiano. In occasione della prima e della seconda edizione di Roma Sport Experience, il Premio