METALLO
Chiunque di voi si sia cimentato nella delicata operazione di scattare fotografie di allestimenti in fiera, sa bene che l’illuminazione
spesso tradisce l’obiettivo e fa fare i conti con riflessi inaspettati.
Al Cersaie 2016 il nostro fotografo Davide Buscaglia ha affrontato ancora un’altra difficoltà: la presenza estesa del metallo e il
suo delicato, affascinante, rapporto con la luce. Ampie superfici
lucidissime si alternano, negli stand, a giochi di accostamento tra
finiture diverse: opache, texturizzate, satinate.
Le pareti, rivestite con materiali nobili, acquisiscono due tipi di
significato, allo stesso tempo lontani e vicini tra di loro.
Uno - il più evidente, forse - è il richiamo al carattere artigianale
e industriale del metallo, al piacere del fare attraverso l’uso delle
mani e di strumenti antichi, perfezionati di generazione in generazione.
L’altro significato ha a che fare con il lusso, con il vestire le superfici di qualcosa di immediatamente percepibile come ricco,
materico, misurabile attraverso il suo peso e la sua massa.
Questo si dimostra vero anche quando il metallo va a rivestire
(o modellare) elementi tridimensionali come lavabi, accessori o
altri sanitari (nella nostra galleria di immagini manca una vasca in
metallo che siamo sicuri di aver incontrato in uno dei padiglioni
della mostra!).