Quando venne menzionata la prima volta, questa oste-
ria si trovava nella casa dove, fino a pochi anni fa, vi era la
celebre farmacia Gerloni ed era chiamata “Osteria a duobus
ensibus” 45) . La casa in cui si trovava l’“Albergo” era di pro-
prietà degli Eggen, arrivati a Trento da Cortaccia. Tuttavia,
nonostante il nome chiaramente tedesco, gli Eggen divenne-
ro in seguito italiani e introdussero nella loro osteria usi e co-
stumi tipicamente italiani 46) .
L'osteria “Alle Due Spade” oggi ha cambiato posto: sul fi-
nire del secolo XIX lasciava i locali che davano sulla Piazza
del Duomo per trasferirsi sul rovescio della piazza stessa, al-
l’interno di quel dedalo di viuzze che costituiscono uno dei
nuclei più antichi della vecchia Trento; ora è situata in Via
Don A. Rizzi con una seconda entrata da Via Bellesini.
Il dopo Concilio (età moderna)
Nel 1600 la situazione vitivinicola trentina doveva es-
sere abbastanza florida se il Mariani, nell’opera sopra cita-
ta, a proposito dei vini di Trento poteva scrivere che «oltre
la qualità propria, e consumo, se ne fa in tal quantità, che,
come dissi, corre qui il Detto: Grano per tre mesi: Vino per tre
anni» 47) .
che vi fan per lo più quei della Natione... Doppo alcuni Portici di mer-
canti, e Botteghe d’Artisti si trovano in fila le Hosterie Tedesche, e Al-
loggi publici frequentati da stranieri, che passano d’ogni tempo...» (Ma-
riani M., Trento, pp. 176-177).
Cfr. Gramatica G. A., Escursioni nella Valle del Fersina, Rovereto 1886,
p. 67.
45)
46) Cfr. Fox E., Storia, p. 86.
47) Cfr. Mariani M., Trento, p. 482.
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