VCi - proposta vini PROPOSTA_vol3MILANO2 | Page 36

vedi soprattutto quella compresa tra Ardenno e Tirano sulla dorsale retica ed in alcune zone dei comuni di Albosaggia e di Villa di Tirano sulle pendici delle Prealpi orobiche, hanno la denominazione specifica di “Valtellina” 41) . I vini di Mantova Per quel che riguarda il Mantovano, possiamo fare rife- rimento ad alcuni documenti del XIV secolo nei quali si riscontra una netta distinzione tra i vitigni coltivati nella parte meridionale della suddetta provincia, ossia i Lambru- schi con l’ottimo Grappello Ruperti, resistente ai freddi pri- maverili, ricco di colore e di corpo, e quelli della parte set- tentrionale, quali le Corvine, il Marzemino, il Negron, le Pignole. In epoca gonzaghesca, quando i duchi di Mantova pos- sedevano ville e castelli sui colli, la produzione di maggior pregio era proprio quella vinicola. Da quella tradizione deri- vano i vini d’oggi, da vigneti estesi su più di mille ettari col- linari, riconosciuti dal 1976 col marchio Doc “Garda Colli Mantovani”. In epoca ducale la proprietà agricola era divisa in piccoli appezzamenti – caratteristica, questa, della viticoltu- ra di collina – e le vigne erano impiantate su piccole esten- sioni. Dalla frammentazione della coltivazione derivò, in seguito, la diffusa presenza di cantine, anche piccole, in quasi tutte le corti di collina. Qui la fermentazione del vino era favorita da particolari condizioni climatiche di esposizione ai venti; nelle costruzioni tradizionali, infatti, uno dei finestrini della cantina era sempre rivolto a nord e aperto al vento di Tomassini L., Prestigio dei vini di Valtellina, in “I vini di Valtellina”, mensile della C. C. I. A. A., Sondrio aprile 1972. 41) 35