VCi - proposta vini PROPOSTA_vol4VERONA2 | Page 6

Premessa Anche il Veneto, come tutte le regioni italiane di antica tradizione vitivinicola, vanta un ricco patrimonio di vitigni tradizionali che sono ancora oggi la base di vini famosi, pro- dotti soprattutto nella provincia di Verona. I biotipi d’origine veronese sono, in realtà, il risultato d’una selezione spontanea prodotta da secoli di coltivazione; ed è dovuta proprio alla presenza di queste varietà e degli uvaggi che ne possono derivare la tipicità della produzione enologica dell’intera provincia. Tuttavia, a partire dalla fine degli anni ’30, la maggior parte dei vecchi vitigni coltivati è andata pian piano scom- parendo, sostituita da altri cosiddetti “internazionali”, quali Merlot, Cabernet, Pinot, o dai cloni di varietà più produttive e più conosciute, quindi più facili da vendere sui mercati, quali le ormai celebri varietà del Valpolicella, del Bardolino e del Soave. Le cause di questa sostituzione sono da ricercarsi princi- palmente nel fatto che le vecchie cultivar davano spesso pro- dotti più abbondanti ma di qualità scadente; inoltre, i vini ottenuti risultavano troppo rustici, troppo acidi, colorati e strutturati e perciò non più in grado di soddisfare i gusti del tempo. Tuttavia, proprio queste caratteristiche destarono l’at- tenzione dei produttori sull’importanza di impedire la perdi- ta definitiva dei vitigni storici per difendere e preservare la variabilità genetica della specie. L’importanza di recuperare e conservare il germoplasma dei biotipi in via di estinzione prese coscienza nella seconda metà del secolo scorso (anni ’70), quando fu avviato da parte dell’Ispettorato per l’Agricoltura di Verona, in collaborazione con l’Istituto Sperimentale per la Viticoltura di Conegliano, 5