rale, nel Valdarno di Sopra 20) . Ma anche alcuni bianchi, come
la “vernaccia” e il “greco”, prodotti in quantità modesta a
San Gimignano, erano tenuti in grandissima considerazione,
come si evince dal racconto del viaggio di papa Paolo III, da
Roma a Nizza, nel 1536, scritto dal suo “bottigliere” Sante
Lancerio 21) .
Nella descrizione dei migliori vini toscani il Lancerio ci-
ta anche il Corso d’Elba e il vino del Giglio, il vino di Casen-
tino, il vino di porto Ercole, di Monte Argentario ecc.
Dell’ottimo rosso di Montepulciano egli dice che è «per-
fettissimo tanto il verno quanto la state et meglio è il rosso la
state…». E aggiunge ancora che il papa ne beveva volentieri
e faceva onore a quello che «sì in Roma come in Perugia» era
definito «vino da Signori» 22) .
Anche il geografo bolognese Leandro Alberti (1479-
1552) nella sua “Descrittione di tutta Italia” ricorda i mi-
gliori vini toscani e cita il S. Gimignano, il Montepulciano,
il Monte Alcino 23) . Tuttavia la viticoltura montalcinese, in
particolare, era ancora lontana dalla fama che acquisterà in
20)
Cfr. Rombai L. - Pinzani M. - Squarzanti S., La vitivinicoltura nella Tosca-
na medicea, in “Storia del vino in Toscana”, a cura di Z. Ciuffoletti, p. 95.
Così descrive il “Greco di S. Gimignano”: «È una perfetta bevanda da Si-
gnori, et è un gran peccato che questo luogo non ne faccia assai... Di que-
sto vino ogni anno, nell’autunno, ne facevano portare in Roma, a some
con grandissime fiasche… e li donavano a S. S. Il vino ha in sé perfettione;
in esso colore, odore, sapore, ma, volendo conoscere il buono, non vuole
essere agrestino, anzi havere del cotogno come il Trebbiano, et sia matu-
ro, pastoso et odorifero» (Lancerio S., I vini d’Italia..., a cura di G. Ferraro,
Livorno 1973, pp. 69-70).
21)
22)
Lancerio S., I vini, pp. 105-106.
«Caminando poscia verso Siena si scopre sopra d’un alto monte, Mon-
te Alcino, dal Volterrano detto Mons Alcinoi, molto nominato nel pae-
se per li buoni vini, che si cavano da quegli ameni colli» (Alberti L.,
Descrittione di tutta Italia, Venezia 1561, p. 58).
23)
19