forte e non garba; la così detta dal vin bon e la Gatta le qua-
li sono uve di mezzano sapore ed efficacia; la Corbina uva
scielta e buona; la Corbinella minore nel suo preggio della
Corbina; la Corbinona che supera le uve precedenti; la Ne-
grara la quale dà un mosto scolorito e dolce; la Pignola pro-
ducente mosto garbo, ed in poca quantità; la Cavarara che fa
un mosto poco consistente; la Friulara ottima; la Recaldina la
quale si approssima alla così detta Marzemina; la Rossetta che
può collocarsi colla Marzemina di Campagna; la Siezetta che
dà poco mosto; la Duraglia uva tenera in contraddizione col
proprio mosto; la Marzemina di piano e la Marzemina di
monte, uve elette».
Nella seconda metà del secolo si notano alcuni segni di
miglioramento, dovuti in particolare alle nuove tecnologie e
ad una letteratura specializzata, prodotta in gran parte dalle
Accademie, che contribuiranno a far uscire la viticoltura dal-
l’arretratezza colturale in cui versava e a spingerla verso nuo-
vi orizzonti.
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