UP Magazine Winter 2019 #1 | Page 13

Johnny Depp si fosse ispirato a queste poche righe per creare la camminata sghemba e affettata del pirata Jack Spar- row, con la redingote aperta che svo- lazza, mentre tiene in mano una bussola magica al posto del bastone riccamente decorato di Avon. Tutt’altro personaggio, tutt’altro ge- nere, tutt’altro lignaggio, lo so, ma stessa volontà caricaturale, come ma- schera per celare una personalità ben più grande. Idea mia, ovviamente. Georgette Heyer non ha bisogno di spie- garci chi sia costui, perché basta la de- scrizione: sappiamo che è un duca o qualcosa di più perché indossa i tacchi rossi, simbolo di potere di vita o di morte su sudditi e sottoposti. Emblema della più alta nobiltà. E la Heyer è mae- stra, anzi regina dell’attinenza storica che racchiude sapientemente nei detta- gli, così come fa il suo personaggio più magistrale, Justin, il duca di Avon. Sa- tana, per gli amici e per tutti gli altri. È attento a ogni trina, ogni piega perché ogni abito sfarzoso, ornato di pietre pre- ziose è un’arma e un messaggio, proprio come il Jolly Roger, la bandiera che ve- niva issata quando i pirati lanciavano gli attacchi: Avon è l’archetipo del protago- nista satanico del romance, il villain re- dento la cui reputazione di libertino de- pravato non può essere intaccata da null’altro che non sia l’Amore. Ma torniamo ai tacchi rossi, simbolo di aristocrazia e potere. Fu il Re Sole, Luigi XIV, che per primo indossò scarpe con il tacco rosso. La lacca rossa era costosissima, solo le per- sone più abbienti potevano farne sfog- gio. Il Re Sole era elegante ma non alto, e i tacchi furono l’escamotage perfetto per erigersi sui suoi sudditi e lanciare una moda. Tutti la corte, su ordine del re, iniziò a portare i tacchi vermigli, ma mai eguali per altezza e sfarzo a quelli di Sua maestà. La moda del re varcò la Manica e se in Francia il tacco rosso veniva calzato an- che dalle signore, in Inghilterra era pre- rogativa maschile, e divenne simbolo di potere e autorità. La moda del tacco, rosso e non, al piede dei signori uomini passò con la Rivolu- zione. Si dice che la Reine Marie Antoi- nette, che di scarpe ne aveva circa cin- quecento, si recò al patibolo con i tacchi alti. Non è dato sapere se fossero stati rossi o meno. La Rivoluzione livella: gli uomini sono tutti alla stessa altezza! Quindi via tacchi e orpelli, via ermellini, broccati e posticci, e, insieme alle par- rucche, fecero volare anche le teste (un modo assai drastico per troncare con una moda), a proposito di decolleté… Le donne, però non hanno mai smesso di indossarli, perché, diciamolo, il tacco rende la gamba elegante, come soste- neva anche il Re Sole. Il rosso, poi, nelle scarpe oltre che prestigioso è pure sexy. UPmagazine | 13