Tuttomondo 2018 La radio | Page 10

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Tuttomondo Magazine

di Claudia Menichini

Guglielmo Marconi

breve storia della sua vita

«ECCO, è tornato il Marconi...».

«Il Marconi, ma come Marconi? È il mio papà e si chiama Giuliano, chissà perché dicono tutti così quando torna casa dai suoi viaggi…».

Non l’ho capito finché non sono cresciuta abbastanza da sapere chi era il Marconi di cui si parlava, era Guglielmo Marconi, lo scienziato che aveva inventato la radio e le radio-telecomunicazioni. Il mio papà faceva il marconista sulle grandi navi che attraversano gli oceani, e tutti quelli che facevano quel lavoro, che rendeva possibili le comunicazioni fra mare e terra rendendo la navigazione più sicura e meno solitaria, venivano soprannominati Marconi in suo onore. Anche la parola “marconista”, che sta per radiotelegrafista, è stata inventata in suo ricordo.

A casa mia c’era un vero culto per Guglielmo Marconi. Mio padre era fissato su di lui, e nella nostra casa un’intera stanza era occupata da radio di ogni tipo, transistor e strane apparecchiature per la comunicazione. Quando papà tornava a casa spesso si chiudeva lì a parlare con il mondo, forse ne sentiva la mancanza quando era a terra, o forse non ne poteva più di noi bambini che gli saltavamo sempre intorno. Noi pensavamo che fosse una persona veramente speciale: arrivava ogni sei mesi carico di regali e ci faceva parlare in strane lingue dentro quegli apparecchi: nessuno aveva un papà così strano e sempre pieno di regali così esotici. Quando siamo stati un po’ più grandi ha iniziato a raccontarci la vita di Marconi, una vita fantastica, piena di luci ma anche di qualche ombra.

Guglielmo Marconi, Premio Nobel per la fisica nel 1909, ritratto con l'esemplare di apparecchio senza fili portato in Inghilterra.

Foto Hulton Archive.