Tuttomondo 2018 Intolleranza | Page 9

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le brutture hanno trovato e troveranno un posto, ed in alcuni casi, addirittura la loro soluzione solo all’interno dei romanzi ai quali debbo moltissimo: la salvezza della mente, certamente, per quella dell’anima credo servano ancora parecchie pagine».

La rottura dalla quotidianità del protagonista avviene proprio a causa di una disgrazia; ovvero la caduta delle torri gemelle. Come mai a distanza di così tanti anni hai scelto di tornare su questo evento dando vita ad un romanzo?

«Gli attentati dell’11 settembre 2001 hanno segnato un solco profondissimo. Hanno significato l’improvvisa perdita di quella verginità spirituale ed emotiva che immaginavamo immacolata e immacolabile. La dinamica, totalmente inaspettata e nuova per ognuno di noi, ha d’un tratto risvegliato le nostre paure più profonde. Ammutolito e scioccato sul divano di casa dei miei genitori, cresceva la sicurezza che da quel momento in avanti il

mondo sarebbe cambiato per sempre, e che nessuno avrebbe più potuto sentirsi totalmente al sicuro.

La storia recente ha drammaticamente dimostrato che è accaduto proprio questo. Di conseguenza, questo caotico fluire d’emozioni

contrastanti, avrebbe prima o dopo, trovato

libero sfogo all’interno d’un romanzo».

Passando ad un altro personaggio importante nel racconto. Chi è Anna? Cosa puoi dirci di lei?

«Anna è (parafrasando i Pink Floyd) “il lato

luminoso della luna”. È il negativo esatto di Raymond, l’uomo che ama “per ciò che potrebbe essere e non per quel che è” citando il romanzo, e di conseguenza è il personaggio più coraggioso, non soltanto per ciò che sarà costretta ad affrontare, ma anche e soprattutto per essersi innamorata di uno come Raymond Bosco».

Uno dei momenti di maggiore curiosità è proprio il giorno in cui Ray ed Anna si sono

conosciuti, forse anche perché si intravede un po’ di dolcezza nella ruvidità di Ray. A te è mai capitato di fare un incontro che ti ha segnato la vita all’interno di una libreria?

«Oh la maggior parte; purtroppo è capitato con tutti uomini e tutti praticamente già morti. Parlo di Dostoevskij, Poe, Hemingway, Carver, Fante, Tolstoj, Pasolini, Faulkner, Fitzgerald ecc. Uomini che hanno indicato ad un adolescente introverso, la direzione che avrebbe potuto dare alla propria vita e soprattutto, gli hanno mostrato la chiave per conquistare il cuore di tutti uomini: le parole».

N. 6 - Intolleranza