Feste d'inverno
Tombolate natalizie. Risalgono,
dalla coscienza dormiente alla mente
le memorie della mia primavera.
Un tavolo, un braciere ardente
sotto, amici intorno E poi c'era lei,
gazzella dagli occhi verdi, cerbiatto
da passo e portamento leggeri.
Lei benevola fingeva di compatirci
per la stranezza di quegli epiteti,
poi sorrideva e la stanza si ravvivava
di tiepida luce. So dove lei ora si trovi,
mi piacerebbe incontrarla e ridere
della spensieratezza di quegli anni.
Forse no. Credo sia meglio serbare
integra nel cuore l'inquieta innocenza
dell'adolescenza, evitare che rughe
e canizie, la sommergano nel gorgo
profondo della grigia malinconia.
Vincenzo Rovito
Sesto S. G., 4 Gennaio 2019