The Essential Guide to Doing Transition. Guida pratica alla Transizione | Page 25

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Lavorare per assicurarsi che nei nostri gruppi di Transizione ci sai quanta più diversità e inclusione possibile non è facile, ma è fondamentale.

Qui sotto, gli ingredienti presi dalla nostra guida "Sette ingredienti per una Transizione giusta, equa e inclusiva":

Ascolto

Quando ascoltiamo veramente, riusciamo a creare un terreno comune con le persone e venir loro incontro. Il vero ascolto presuppone la disponibilità a permettere che ciò che ascoltiamo cambi qualcosa dentro di noi.

Soddisfare i bisogni quotidiani

Una domanda importante per i gruppi di Transizione che lavorano con comunità marginalizzate è: come possono le persone pensare di costruire resilienza verso i futuri impatti dell'esaurimento delle risorse e del cambiamento climatico se i loro bisogni fondamentali non sono soddisfatti qui e ora? Quali sono i nostri bisogni fondamentali? Anche se i nostri desideri possono variare, tutti, in definitiva, condividiamo gli stessi bisogni essenziali. Secondo l'economista Manfred Max-Neef ci sono nove bisogni fondamentali: sussistenza, protezione, affetto, conoscenza, partecipazione, tempo libero, creatività, identità, libertà. È molto utile tenerli a mente quando si pianificano progetti di Transizione.

Approfondire l’inclusione

Ci sono molti modi per mettere l'inclusione al centro delle attività di Transizione: accertarsi che gli incontri non siano in luoghi che escludono alcune persone, che il linguaggio che usiamo sia inclusivo e che gli spazi siano fisicamente accessibili a tutti. Individualmente, le persone potrebbero essere molto impegnate nel sostenere diversità e inclusione ma finire lo stesso per dare forma ad una cultura percepita come escludente. Troppo spesso questa cultura riflette ed emerge dalla cultura dominante nella società. Coloro che ne sono esclusi sono

quindi le persone che tendono ad avere meno potere e privilegi nella società più ampia.

Costruire ponti

Come può la Transizione avere successo nel costruire resilienza se non costruisce relazioni e fiducia al di là delle "barricate"? Pensate a chi potrebbe far parte di ciò che state facendo e andate a trovarli: non aspettatevi che vengano loro da voi. Gruppi e persone "difficili da raggiungere" sono difficili da raggiungere solo se non proviamo ad avvicinarci e scoprire come rendere la Transizione rilevante per tutti.

Celebrazione

La diversità apre le porte a celebrare i modi diversi di esprimere le cose che ci accomunano. Celebrare permette alle persone di uscire comodamente dalla loro zona di comfort, di divertirsi ed esprimersi creativamente. Assicuratevi di fare spazio alla celebrazione in ogni vostra attività.

Esplorare ranghi e privilegi

Come dice il fondatore dell’Arte del Processo, Arnold Mindell, “qualsiasi potere, buono o cattivo, se non riconosciuto può diventare oppressivo e dannoso”. Abbiamo bisogno di compiere uno sforzo condiviso per capire meglio la nostra relazione con il potere e i privilegi, per imparare a co-creare un mondo più rispettoso, giusto, equo e vitale, in solidarietà con coloro che la nostra cultura tende ad escludere.

Incorporare la diversità

Se vogliamo costruire una Transizione realmente equa ed inclusiva, forse l’ingrediente più importante che possiamo portarci a casa è quello di impegnarci nella diversità e giustizia sociale in tutto ciò che facciamo.

Puoi scaricare la guida "Sette ingredienti per una transizione giusta, equa e inclusiva", in italiano da: http://transitionitalia.it/wp-content/uploads/2012/02/final-transizione-giusta-equa-inclusiva12.pdf.

A sinistra: Il "Tour de Tooting" a Transition Town Tooting, un quartiere di Londra, comincia con una domanda: “C’era una volta in un paese chiamato Tooting, un grande mulino a vento le cui pale non giravano da

molto tempo. Un gruppo di bambini si incontrò e si chiese: se scendiamo per strada a chiedere a tutti di creare energia con i propri gesti, fischi, sorrisi e applausi, potremmo far ripartire le pale del mulino?” Foto: Luke Harris