Test Drive | Page 42

re le prestazioni energetiche ed ambientali degli edifici, delle reti, degli ambienti urbani ci vuole innovazione, nelle tecniche e nei materiali, qualità delle imprese, professionalità dei lavoratori. Le potenzialità del mercato del rinnovo edilizio ed urbano sono enormi, in particolare, nell’ambito della riqualificazione energetica, la sfida dell’adeguamento dei grandi patrimoni pubblici apre grandi opportunità di crescita per il settore. E’ però necessario passare dalla scala dell’alloggio a quella dell’edificio e del quartiere. Le politiche industriali devono essere indirizzate alla crescita del mercato della riqualificazione edilizia ed urbana su vasta scala, sia dal lato della domanda (incentivi, ma anche altri strumenti e programmi urbani), che dell’offerta (sostegno all’aggregazione imprenditoriale e alla crescita dimensionale delle imprese, legata a specifici mercati, qualificazione della richiesta nei lavori pubblici). Ciò determinerebbe nuove rilevanti opportunità nel mercato, e potrebbero mettere in condizioni anche le grandi imprese delle costruzioni nazionali di specializzarsi per sfruttare le nuove opportunità. D’altro canto, la stabilizzazione ed il miglioramento (di efficacia) degli incentivi all’edilizia, sosterrebbero meglio le piccole imprese, aiutando quel processo di sinergia ed aggregazione di scopo, che permette un netto miglioramento in termini di ricerca e innovazione, organizzazione, internazionalizzazione. In questa quarta annualità del Rapporto l’attenzione sarà posta sull’evoluzione più recente di prodotti e tecnologie innovative nel settore delle costruzioni, sempre nell’ottica di render conto degli effetti che le trasformazioni tecnologiche inducono nell’organizzazione del processo produttivo e nell’occupazione, sull’evoluzione delle condizioni di lavoro e delle professionalità richieste. Riguardo all’ambito di ricerca tecnologica, si considera l’industria delle costruzioni nella sua complessità, ovvero la filiera che parte dalla produzione di materiali e componenti per l’edilizia per arrivare alla gestione dell’edificio. La filiera delle costruzioni, come noto, è la più complessa dell’intero sistema industriale, e parlare di innovazione in tale ambito è davvero molto impegnativo. Dando per scontate definizioni e concetti riguardanti l’innovazione di settore già introdotti nei precedenti Rapporti4, e che naturalmente non variano di anno in anno, così come restano invariate le linee di tendenza dell’innovazione riguardo a materiali, componenti e tecnologie costruttive, si conferma anche l’ambito di applicazione della ricerca, limitato ai settori tradizionali dei materiali e componenti per l’edilizia, ovvero cemento, laterizi e manufatti, lapidei e legno, contrattualmente rappresentati dal sindacato degli edili. Per ciò che concerne le tecnologie, ci concentreremo su quelle a maggior ricaduta immediata, ovvero quelle già diffuse nel mercato della riqualificazione statica, energetica ed ambientale di edifici ed infrastrutture, già ampiamente sperimentate, ma non sufficientemente indagate dal versante delle ricadute sulle fasi produttive e sulle esigenze formative dei lavoratori. Si tratta di tecnologie che rimandano a mercati potenziali molto interessanti, di sicuro sviluppo nell’immediato futuro, e che comportano modificazioni significative nell’organizzazione del cantiere e del lavoro. Esse, a volte, presentano un tipo di innovazione radicale (come nel caso delle tecniche di assemblaggio a secco degli edifici), altre volte comportano un’innovazione incrementale nei materiali e nei componenti per l’edilizia, a cui si associa una prefabbricazione cosiddetta “leggera” nel cantiere, ovvero una semplificazione del processo edilizio legata all’industrializzazione e al montaggio di 41