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Direttiva 2010/31. In particolare il provvedimento modifica, in via d’urgenza, il Decreto Legislativo 192/2005 cercando di porre rimedio alla procedura di infrazione avviata dalla Commissione europea per il mancato recepimento della Direttiva 2010/31/UE. Il Decreto interviene sulla metodologia di calcolo delle prestazioni energetiche degli edifici e, in presenza diverse fonti di produzione di energia, rende necessario definire i diversi fattori di conversione e la procedura di calcolo. Inoltre il fabbisogno energetico annuo globale deve essere calcolato per ogni servizio energetico (riscaldamento, raffrescamento, ventilazione, illuminazione). Altra novità importante riguarda la modifica dell’ Attestato di Certificazione Energetica che diventa Attestato di Prestazione Energetica, che con la Legge 90 del 3 agosto 2013 ha definito in modo univoco i contenuti dell’ attestato di prestazione energetica in modo da consentire il confronto su tutto il territorio nazionale, obbligatorio per le Regioni e le Provincie autonome. La legge in questione regolamenta il rilascio, l’affissione, la durata, l’uso e l’aggiornamento dell’attestato di prestazione energetica. Nel caso di vendita o di affitto viene precisato che il proprietario è tenuto a produrre l’attestato. Dal primo ottobre 2015, inoltre, in seguito alla pubblicazione dei decreti del 26 giugno 2015 che sostituisce il DM 26/06/2009, sono entrate in vigore le nuove regole sui requisiti minimi di prestazione energetica degli edifici e per la redazione dell’APE con un adeguamento delle linee guida e con schemi e modalità di riferimento per la compilazione del nuovo format dell’attestato. Una delle novità più importanti riguarda la classe energetica dell