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invece un generalizzato basso profilo di inquadramento della manodopera, che rende evidente un processo di “demansionamento”, tendente a non riconoscere ai lavoratori del settore il profilo professionale e le competenze in vario modo acquisite ed ormai diffusamente impiegate nel processo edilizio. Gli ultimi dati disponibili, da parte della Cnce, e relativi ai lavoratori per fasce di età e per qualifiche, sono quelli del 2014. Il confronto tra i dati del Ministero del Lavoro, sulle aspettative di occupazione delle imprese, e, appunto, quelli della Cnce sugli operai iscritti per qualifiche, mostra differenziali notevoli, indice di un fenomeno di demansionamento già in atto da tempo. In particolare, in riferimento all’anno 2014, possiamo raffrontare la distribuzione dei lavoratori iscritti alla Cassa edile per qualifiche con le assunzioni previste per grande gruppo professionale delle costruzioni (vedi Fig. 8 e 9). Il differenziale tra figure analoghe è molto elevato: nel 2014, a fronte di una richiesta stimata dalle aziende delle costruzioni di oltre il 76% di figure operative specializzate (operai specializzati e conduttori di macchine ed impianti), registriamo un 30% di operai iscritti alla cassa edile nelle qualifiche corrispondenti (operaio specializzato; operaio 4° livello). FIGURA 8 - Lavoratori iscritti alla Cassa edile per qualifica – anno 2014 Valori percentuali Fonte: elaborazione Centro Studi Fillea su dati MUT (89 Casse Edili) FIGURA 9 - Assunzioni previste dalle imprese nelle costruzioni per grande gruppo professionale – anno 2014 Valori percentuali Fonte: elaborazione Centro Studi Fillea su dati Min. Lavoro Questo fenomeno è spiegabile in buona parte come “demansionamento”, ovvero come un mancato riconoscimento delle capacità acquisite, e potrebbe essere arginato da una formazione puntuale ed efficiente relativa alle nuove professionalità emergenti. In parte lo stesso fenomeno può essere indice di una modalità di elusione parziale a livello fiscale, cioè di una parte di guadagno corrisposta al lavoratore per la sua specializzazione, ma non riconosciuta ufficialmente a livello salariale. La complessità delle trasformazioni in atto e la necessità di un governo di questa fase di transizione fa assumere al tema della formazione un ruolo strategico per lo sviluppo del settore e determina l’urgenza di una risposta formativa di settore efficace e tempestiva. 147