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mercoledì 6 dicembre 2017 ore 20.45
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Teatro Stabile di Bolzano - Coordinamento Teatrale Trentino -
Centro Servizi Culturali Santa Chiara
IL SENSO DELLA VITA DI EMMA
di Fausto Paravidino
scene Laura Benzi - costumi Sandra Cardini
musiche Enrico Melozzi - maschere Stefano Ciammitti
con Fausto Paravidino, Iris Fusetti, Barbara Ronchi,
Angelica Leo, Jacopo Bicocchi
e con Gianluca Bazzoli, Giuliano Comin, Marianna Folli,
Emilia Piz, Sara Rosa Losilla, Maria Giulia Scarcella,
Giacomo Dossi, Veronika Lochmann
regia di Fausto Paravidino
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austo Paravidino, tra le firme più rilevanti della drammaturgia ita-
liana e internazionale, ha scritto per il Teatro Stabile di Bolzano
Il senso della vita di Emma, romanzo teatrale di una famiglia che va da-
gli anni Sessanta fino ai giorni nostri. Una fitta rete di relazioni tra due
famiglie di amici tracciano l’affresco di quattro decenni di vita italiana
in un racconto che parla di arte, politica, terrorismo, relazioni, ecologia
e scelte. «Siamo all’opening di una galleria, tra i quadri c’è il ritratto di
una donna: Emma. Di lei conosciamo solo la sua faccia dipinta. Quanto
dobbiamo sapere del soggetto per apprezzare l’opera?» con questa ri-
flessione Paravidino ci introduce alla storia di Emma, raccontata e agita
dalle persone della vita di Emma ma non da Emma. «Emma non parla,
perché Emma è scomparsa. Emma è scomparsa volontariamente e le
persone della vita di Emma si chiedono perché Emma abbia fatto come
la madre di Emma quando era incinta di Emma…». In scena anche otto
attori della Compagnia Regionale 2017, iniziativa del Teatro Stabile di
Bolzano, il Centro Servizi Culturali S. Chiara di Trento e il Coordinamen-
to Teatrale Trentino, volta a una dare vita a una compagnia teatrale pro-
fessionale della regione Trentino Alto Adige attraverso il confronto con
i grandi nomi del teatro contemporaneo. Gli otto attori nati o residenti
in regione selezionati da Paravidino per interpretare lo spettacolo sono:
Gianluca Bazzoli, Giuliano Comin, Marianna Folli, Emilia Piz, Sara Rosa
Losilla, Maria Giulia Scarcella, Giacomo Dossi e Veronika Lochmann.
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