SMART LAND SUD EST MILANO SMART LAND SUD EST MILANO - FASE 1 | Page 84

84 Per rilanciare lo sviluppo di un territorio occorre mettere in campo processi di governo capaci di alimentare uno scambio attivo con la rete dei territori metropolitani/regionali e in grado di produrre sperimentazioni efficaci e riconoscibili Smart Land Sud Est Milano - Fase 1 della Vettabbia, le grandi funzioni urbane previste dal PGT di Mi- lano sull’area di Porto di Mare, costituiscono la testa di rete di questo sistema. Più a sud, l’area di Rogoredo, con Santa Giulia in via di completamento anche con la prevista area da dedicare alle Olimpiadi invernali 2026 e le tra- sformazioni previste dall’AdP sul- lo Scalo ferroviario. E, infine, oltre il confine del capoluogo, il nuovo 6° Palazzo Uffici dell’Eni insieme all’Istituto di Ricovero e Cura a Carattere Scientifico (IRCCS) di San Donato Milanese e all’Ospe- dale di Melegnano, oltre agli inse- diamenti industriali, della logistica e della grande distribuzione pre- cedentemente richiamati. Questo addensamento di funzio- ni eccellenti e di progetti innova- tivi si appoggia su un’importante dotazione di infrastrutture e servi- zi di mobilità, che fa del Sud Est Milano un nodo rilevante a scala metropolitana/regionale. Oltre al crocevia autostradale di Mele- gnano, che connette A1, Tangen- ziali Ovest ed Est, Tangenziale Est Esterna, la stazione di Rogoredo allaccia le reti ad Alta Velocità (AV) a quelle interregionali, al Servizio Ferroviario Regionale (SFR) e alla linea metropolitana 3, il SFR ser- ve l’area con altre cinque stazioni, mentre la programmazione infra- strutturale punta a migliorare l’in- tegrazione modale gomma-ferro, con caposaldi sugli hub di Mele- gnano e Vizzolo Ospedale, e a estendere la linea di forza del tra- sporto pubblico lungo la direttrice Paullese. Al ruolo cardine del sistema infra- strutturale si affianca l’eccellenza ambientale del territorio, in larga misura tutelato dal Parco Agricolo Sud Milano (quasi il 70%), attra- versato dal Lambro, oggetto di proposta di istituzione del Parco naturale, ricco di beni-storici-ar- chitettonici (dal Castello di Mele- gnano a Rocca Brivio al sistema delle cascine), in cui la produzio- ne agricola e il valore paesistico dell’area sono ancora oggi ele- menti significativi di sviluppo. Questa sommaria ricognizione ci consegna un quadro segnato da significativi processi ricentralizza- zione, che vedono il Comune ca- poluogo giocare un ruolo da pro- tagonista. Non si può dunque, in questa fase, contare su tendenze “spontanee” verso la diffusione dello sviluppo, come invece è avvenuto durante i decenni pre- cedenti. Diversamente, per rilan- ciare lo sviluppo di un territorio come quello del Sud Est Milano, occorre mettere in campo pro- cessi di governo coordinati alle di- verse scale, capaci di alimentare uno scambio attivo con la rete dei territori metropolitani/regionali e in grado di produrre sperimentazioni efficaci e riconoscibili.