SHODOKA SHODOKA | Page 13

al buio e il successivo ritorno della prima, l’artista ha elaborato dentro di sé l’importanza del divenire, del ricambio perpetuo delle forme e della realtà. Ciò gli ha permesso di rinnovare la sua personale inclinazione al processo creativo, abbracciando e rielaborando una tecnica capace di assimilare il vissuto pittorico con l’espressione letteraria. Raffigurazione simbolica e parole si sono unite, proprio come luce e ombra concorrono a segnare il trascorrere delle ore: così l’arte si fa narrazione, mentre la suggestione meditativa si ammanta di forme e di colore. D’altronde è altresì l’attestazione di quanto il tracciato biografico del monaco zen si sia incarnato nella realtà tangibile: la conoscenza dello spirito incanalata nelle pennellate dello sfondo, come i tratti precisi e curati delle lettere assurgono, a loro volta, a trasposizione del pensiero orientale. Il complesso delle opere, il riferimento a I KING - a rchetipo del mutamento -, le meditazioni nel loro insieme, sono un invito alla riflessione. Ma la loro natura, soltanto all’apparenza vincolata da un tracciato unitario, si mantiene tale con la forza della singola parola e del singolo quadro, proprio in virtù dell’amplesso tra arte e spirito. Ecco dunque che la complessità del lavoro artistico d’insieme si fa semplicità di riflessione, pure in ciascuno dei pannelli: un’arte capace di frazionarsi perché completa di significato, come il valore di ciascun individuo può ritenersi tale in virtù della compartecipazione esistenziale con l’umanità tutta. Luca Bedino 11