Rivista CULTURA OLTRE 11^ numero - NOVEMBRE 2018 rivista-cultura-oltre NOVEMBRE 2018 | Page 19

Anche A. Artaud, descrive la struttura del corpo e la struttura è sempre struttura d’espropriazione. La divisione del corpo in organi, la differenza interna della carne apre la carenza, attraverso la quale il corpo si fa assente a se stesso, dando a intendere di essere, o credendo di essere lo spirito. Come diceva Derrida: “Il corpo è il corpo, / esso è solo / e non ha bisogno di organi, / il corpo non è mai un organismo, / gli organismi sono i nemici del corpo, / le cose che lo costituiscono / avvengono da sole / senza il concorso di alcun organo, / ogni organo è un parassita, / ricopre una funzione parassitaria / destinata a far vivere un essere / che non avrebbe dovuto essere là. […] La realtà non è ancora costruita perché i veri organi del corpo umano non sono ancora composti e piazzati.” (A.Artaud, Ci-gît in Artaud le Mômo, Ci-gît e altre poesie, op. cit., pag. 29.) Deleuze e Guattari sottolineano il fatto che il corpo “sotto gli organi sente larve e vermi ripugnanti, e l’azione di un Dio che lo sconcia o lo strangola organizzandolo”, specificando come, allo stesso tempo, “il corpo soffra d’essere così organizzato, di non avere un’altra organizzazione o assolutamente nessuna organizzazione” G. Deleuze e F. Guattari, L’anti-Edipo, p, 9 -10. Il corpo ha un destino. Un destino come prontezza creativa. Ogni corpo, come afferma lo studioso José Gil, è segnato da simile destino che lo costringe a portare le stigmate di una manipolazione occulta: i corpi saranno condannati a ripetere all’infinito il rito della conformità al Significante supremo: cercheranno senza sosta di incarnarsi, ossia di obbedire alla regola che li porta ad apparire nella loro carne (in sfacelo) come presenza pura del Significante supremo e dispotico. È la via insegnata da tutte le religioni, sia nell’eucarestia (dove l’incarnazione del corpo di Cristo ha il fine di cambiare il corpo – e lo spirito – del fedele), sia in qualsiasi pratica che, come nel buddismo, mira a riprodurre nel corpo umano il “corpo glorioso” del Buddha. Si tratta sempre della presenza di un Senso supremo che deve essere realizzato. Questa si chiama incarnazione. (J. Gil, Corpo in Enciclopedia, Torino, Einaudi, 1978, vol. III, pag. 1132.) Apostolos Apostolou Docente di filosofia. 19