Fo t o g r a f o G a b r i e l e A r d e m a g n i
M od el l a G a bi B l os s om
@ Lu xx M a n a ge m e n t M i l a n o
M U A P r i n c e s s M i ra n d a
S t yl i n g I r e n e O t e k p e r e
Premetto che, qualsiasi genere io tratti, la mia
preferenza è la luce naturale o d'ambiente, nel caso di
interni. Quando il clima o l'orario non permettono
questo tipo di illuminazione, passo alle luci continue:
ho sempre usato lampade fluorescenti e neon, ma
ultimamente sto utilizzando un kit di mini pannelli a
led potentissimi, dimmerabili e soprattutto
portatilissimi, minimo ingombro e tanta resa. Li uso
spesso negli scatti glamour e di moda, in interni o
appartamenti: la percezione è quella di una luce
diffusa e naturale. In studio ci sto meno volentieri per
vocazione, ma se scatto lì utilizzo schemi sia classici
che schemi miei, sviluppati negli anni. Mi piace più
ottenere risultati con le ombre che con le luci, anche
se nel mio studio ho fatto realizzare un “lightwall” che
mi dà il risultato contrario, una sorta di Yin e Yang
della mia fotografia.
C ome individui e selezioni modelle e modelli?
Parlando di fashion e glamour prima c’è da
considerare se è un mio progetto, se ho un
committente, a chi sono destinate le foto ecc...
Individuati questi aspetti, ho già una preselezione
distinta: per la moda, vivendo e lavorando a Milano ho
a disposizione le migliori model agency; per il glamour,
dipende se la richiesta è di eleganza o prorompenza:
per le prime ricorro sempre alle agenzie, per le
seconde invece cerco più sui social, dove puoi trovare
ragazze che non hanno le misure per entrare nella
moda ma che invece hanno una bellezza adatta al
genere glamour.
Per l’uomo il mercato è sempre più difficile, c'è meno
richiesta, ma non per questo snobbo il genere, anzi: le
statue classiche rappresentano più il corpo maschile di
quello femminile.
Parliamo degli aspetti di business: quale genere di
fotografia è per te più profittevole e quale ti dà più
soddisfazioni?
Questo è un tasto dolente. Il business attiva un
meccanismo secondo il quale quello che ti piace fare
non rende tanto quanto quello che invece ha meno
arte e poesia!
Tutto ciò che è commerciale a noi fotografi non
sempre piace, ma è un compromesso necessario per
poter continuare su questa strada. Salvo rari guru
RIMLIGHT Models & Photographers Magazine n. 8/2016 - 43