Rendez-vous en France 2016 | Page 53
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C O V E R
S T O R Y
© Roche Bobois
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© Roche Bobois
A G E N D A
listi e con il mondo della moda: Jean-Paul
Gaultier, Sonia Rykiel, ma anche Missoni…
C’è un trait d’union tra Francia e Italia nel
vostro stile?
I nostri due Paesi sono fratelli nella stessa
grande famiglia della creazione latina.
L’Italia ha brillato maggiormente nel design
e nell’automobile, la Francia nella moda,
ma siamo animati dalle stesse ispirazioni
che alimentano i creativi che lavorano
con noi. Che siano famosi, giovani, designer, artisti o architetti quello che conta
è il loro talento e l’alchimia dell’incontro
che si crea, più che la nazionalità. Di fatto,
francesi e italiani costituiscono la maggioranza dei nostri collaboratori: fra i designer,
possiamo citare il francese Sacha Lakic e
l’italiano Mauro Lipparini, e fra gli stilisti
Jean-Paul Gaultier per la Francia e Missoni
Home, degno rappresentante della moda
italiana, elegante ed insieme esuberante:
le righe a zigzag diventate un’icona, tessuti
raffinati, allegri e floreali creati in esclusiva
per esaltare la produzione di Roche Bobois.
In Italia da 20 anni avete scelto Bologna e
il prestigioso Palazzo Lupari per la vostra
sede: perché questa scelta? E soprattutto
gli italiani amano lo stile e il design Roche
Bobois?
Palazzo Lupari ci ha affascinato per l’impatto emotivo dei suoi muri antichi.
Amiamo presentare la nostra art de vivre
in luoghi dove possa essere valorizzata e
riteniamo che le residenze storiche valorizzino splendidamente le nostre creazioni
contemporanee. Lo stile Roche Bobois è
molto versatile e completo. È questa varietà,
che sa mixare prodotti di stili diversi ma
facili da accostare in modo armonioso, che
piace agli Italiani. E questo lo proponiamo
solo noi.
Oggi la scelta ecologica è anche nel modo
di abitare e di arredare: come si declina alla
Roche Bobois?
Con la presa di coscienza dell’impatto
dell’attività umana sull’ambiente si è sviluppato un nuovo approccio alla creatività e alla qualità. Roche Bobois pensa
all’eco-concept secondo due linee guida:
un prodotto non è creativo e di qualità se
non rispetta l’ambiente in senso lato, e in
particolare l’ambiente dei nostri clienti.
Così raddoppiamo gli sforzi perché i nuovi
prodotti e quelli già in collezione diminuiscano il più possibile il loro impatto ambientale. Per questo abbiamo sviluppato
Eco8, un nostro strumento di valutazione
qualitativa, che ci permette di misurare gli
impatti ed il modo di ridurli, e dunque di
sviluppare nuovi prodotti eco-concepiti e
migliorare quelli esistenti. Così cerchiamo
di fare dell’eco-concept un processo naturale.
Mah-Jong
© M. Gibert, non contractuelle
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