Rendez-vous en France 2016 | Page 47
A G E N D A
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A L L O G G I
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C O V E R
S T O R Y
©LaPresse/Davide Spada
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Paul Pogba
ritratto di un
giocatore perfezionista
È
stato eletto miglior giocatore
under 23 dal portale Squawka,
è arrivato 2° nella classifica di
France Football dei migliori
giocatori francesi del 2015 e a
febbraio di quest’anno è volato a Zurigo per
un altro riconoscimento prestigioso, visto
che stato inserito nell’undici ideale dei giocatori più forti al mondo, il FIFA FIFPro World
XI, votato dai colleghi calciatori.
A 23 anni Paul Pogba, centrocampista della
Juventus, giocatore della Nazionale francese,
è già una star, un “vincitore nato”.
La storia di Paul Pogba, soprannominato la
pioche, il piccone, comincia in un campetto
della banlieue, a pochi metri dalla ferrovia:
R.L.S, Roissy-en-Brie, una trentina di chilometri a Est di Parigi.
Lì comincia la sua passione totale per il pal-
lone, quasi un’ossessione. È lo zio materno,
Riva Touré, ex calciatore di prima divisione,
dell’AS Kaloum Star, in Guinea, Paese di
origine della famiglia Pogba, a credere per
primo nelle doti del nipote Paul. Prima la
squadra locale, poi Paul passa al centro di
formazione del Le Havre, quindi al Manchester United e ora alla Juventus. La passione
per il calcio è un affare di famiglia: anche
se il padre, professore, ha sempre puntato
allo studio per i figli, anche i suoi due fratelli
gemelli (tre anni più grandi, nati in Guinea,
mentre lui è nato a Lagny-sur-Marne) sono
calciatori. Florentin gioca nel Saint-Étienne,
Mathias nel Crewe Alexandra, e tutti e due
fanno parte della Nazionale della Guinea.
Paul è cresciuto guardando cassette di grandi
partite, i suoi miti sono calciatori del calibro
di Zidane, Ronaldo, Adriano, Pelé, Zico. Il suo
obiettivo: migliorare sempre, lavorare tanto,
è un perfezionista!
Ma è anche un ragazzone (è alto 1 m e 91) di
23 anni appena compiuti (è nato il 15 marzo).
Ha la cresta (e ha dichiarato di cambiare look
ai capelli tutte le settimane), ma non ha tatuaggi. Veste in modo estroso, ama la musica
rap, va matto per gli spaghetti con i gamberetti e per il film Apocalypto di Mel Gibson.
Alla Juve si trova bene, ne apprezza la disciplina e il senso della squadra. Ma ora punta
agli Europei. “Gli Europei quest’anno sono in
Francia - ha dichiarato - speriamo di vincerli
a casa nostra come ai vecchi tempi, sarebbe
un grande onore per noi. Con la squadra che
abbiamo possiamo andare molto lontano:
non dico che vinciamo sicuro, ma possiamo
farlo. Anche l’Italia può andare lontano”.
Merci Paul, e che vinca il migliore!
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