E' un progetto di S-NODI che ha coinvolto una rete di organizzazioni a livello nazionale. L'obiettivo generale del progetto è la formazione dei giovani sulle nuove forme di intervento contro la povertà, con lo scopo di offrire loro gli strumenti per diventare attori dell’innovazione sociale, della cittadinanza attiva e dello sviluppo locale.
I 50 beneficiari erano di età compresa tra i 18 e 25 anni interessati a operare nel settore sociale come volontari, cittadini, giovani imprenditori, operatori del terzo settore o del settore pubblico e Enti locali. Da Verona, hanno partecipato al percorso formativo biennale 4 studentesse universitarie.
Rapporto Povertà 2017 Caritas Italiana:
indaga le povertà giovanili e l'esclusione sociale in Italia. I dati di questo rapporto confermano una realtà che le giovani generazioni sperimentano sulla loro pelle: i figli stanno peggio dei genitori; i nipoti stanno peggio dei nonni. La scelta di porre i giovani al centro del Rapporto povertà di quest’anno è in sintonia con l’attenzione di tutta la Chiesa alle future generazioni.
Rapporto 2017 di Caritas Diocesana Veronese:
è finalizzato a condividere dati e riflessioni con la comunità, con i volontari, con chi a vario titolo si occupa di povertà ed esclusione sociale (enti locali e servizi sociali, decisori politici, azienda sanitaria, studiosi). I dati presentati sono il frutto di un lavoro capillare con i Centri di Ascolto Caritas della Diocesi di Verona.
Primo Rapporto di un osservatorio locale:
è stato realizzato dai Centri di Ascolto di "Sommacampagna-Custoza" e "Caselle-Gruppo VASS". Il lavoro è stato stimolato attraverso un percorso formativo specifico e ha coinvolto i volontari dei Centri di Ascolto parrocchiali.
OSSERVATORIO CARITAS E RETE
COMUNITA' CHE INNOVANO
DEI CENTRI DI ASCOLTO
Il progetto è stato caratterizzato da:
» study visit in Italia e in Europa;
» momenti di formazione sui temi dell’economia civile, l’analisi dei bisogni dei territori, l’attivazione delle comunità locali, narrazione e comunicazione dei progetti;
» stage in progetti sociali esistenti nel territorio di appartenenza;
» laboratori di arte-sociale a livello provinciale/regionale;
» incontri con le pubbliche amministrazioni dei territori coinvolti.