relazione san zeno 2017 | Page 4

Dal 2009 l'Associazione di Carità San Zeno Onlus ha avviato una revisione interna per poter leggere in maniera adeguata i processi di crescente impoverimento, frammentazione e deterioramento delle relazioni che coinvolgono la comunità. Il presupposto da cui si è partiti è che per adempiere al meglio alla propria funzione sociale è necessario "partire dalla persona quale soggetto attivo della comunità e dalla comunità come luogo di risorse autentiche e di necessaria partecipazione". Si è perciò tentanto di porre al centro l’ascolto del territorio - al fine di incontrare l' individuo nelle sue diverse dimensioni (anche di povertà) - e la prospettiva territoriale - al fine di focalizzarsi sul contesto in cui vivono persone, famiglie, gruppi e organizzazioni.

Nel corso di questo processo è stato necessario rafforzare la capillarità sui territori della Provincia veronese, con l’intento di stimolare un cambiamento di stile nell’abitare i luoghi, improntati ad una diffusa solidarietà di quartiere, parrocchia, condominio verso gli esclusi, intesi come “coloro che faticano ad accedere alla vita sociale o per i quali si crea uno svantaggio generalizzato come somma di più condizioni legate alla qualità relazionale e ai bisogni sociali”. In questa prospettiva, l'Associazione sta stimolando nuove prassi per superare la logica dell’erogazione di risposte/beni e andare verso l’attivazione di processi. Il percorso è ormai tracciato con un forte investimento rispetto ad alcuni progetti (quali il sistema degli Empori della Solidarietà) e ad alcuni strumenti operativi.

Il primo di questi strumenti è l’accompagnamento per aiutare la persona affiancata a “ripensare le proprie scelte rispetto agli assetti della vita quotidiana, lavorativa e familiare, in modo da promuovere maggiori consapevolezza e responsabilità nell’affrontare la quotidianità, nel collocarsi nelle vicende incerte dei percorsi di lavoro e nel darsi insieme obiettivi chiari e raggiungibili”.

Si tratta, infatti, di impegnarsi tutti insieme definendo regole e un percorso da seguire, in cui la stessa famiglia sia protagonista di un processo generativo. Il progetto di accompagnamento prevede da un lato di lavorare con le diverse misure di sostegno al reddito, all’alloggio, alla salute previsti oggi dal sistema di welfare nazionale e locale e, dall’altro, di sviluppare spazi di incontro, socializzazione, formazione e riflessione per porre attenzione e cura collettiva verso stili di vita sobri e sostenibili.

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