relazione san zeno 2017 | Page 23

I beni relazionali escono dal campo prettamente teorico e diventano uno strumento operativo per progettare interventi nel sociale, in cui la costruzione di capitale sociale è basilare per la coesione e l'inclusione dei soggetti vuonerabili.

Indica l’esposizione di singoli e di nuclei familiari al rischio povertà. Una “zona grigia” in cui si sperimenta, all’interno di un contesto di vita ordinario, una situazione problematica derivante dalla necessità di svolgere compiti sociali cruciali in mancanza di un set adeguato di risorse, capacità e relazioni d’aiuto. Secondo un’altra definizione, si tratta di esposizione a processi di disarticolazione sociale che mette a rischio l’organizzazione della vita quotidiana. Ciò che caratterizza la condizione di vulnerabilità è la possibilità di evolvere positivamente, recuperando le situazioni critiche, o di avviarsi alla carriera di povertà, attraverso meccanismi di “accumulo” di criticità. Il ruolo del Welfare in questa evoluzione è dirimente, così come giocano un ruolo significativo il capitale individuale e le reti sociali dei singoli.

beni relazionali

vulnerabilità sociale

Il "modello della competenza" mette in risalto le competenze possedute dalla comunità e si propone di svilupparle; valorizza le capacità e le risorse di cui dispone la comunità, le quali possono essere impiegate per la soluzione dei problemi sociali e per la soddisfazione dei bisogni dei cittadini. Esso parte dal riconoscimento che la comunità è competente, ossia "in una qualche misura si prende cura dei propri membri e in qualche modo sa far fronte e/o cambiare le forze esterne che agiscono sulla sua vita" (Martini, Torti).

comunità competente