Rapporto origini e garanzie materie prime VERSIONE INTEGRALE | Page 6

6 1. INTRODUZIONE Il documento che segue ha avuto un percorso piuttosto articolato sia in termini di tempo, sia relativamente all’origine delle informazioni in esso riportate. E l’approvazione della Legge 3 febbraio 2011, n° 4 “Disposizioni in materia di etichettatura e di qualità dei prodotti alimentari”, non è che uno dei passaggi che si sono succeduti su questo tema, legati ad un processo ormai iniziato parecchio tempo fa. É stato innanzitutto preso in considerazione lo scenario della popolazione e delle risorse agricole disponibili a livello mondiale, per poi passare ad una dettagliata analisi della situazione delle principali filiere agroalimentari italiane che contribuiscono ad approvvigionare il nostro paese delle più importanti derrate alimentari. Si è poi provveduto ad analizzare l’ampio ed interessante capitolo degli scambi con l’estero, solo in minima parte a conoscenza dei lettori non strettamente “addetti ai lavori”. Questa parte è corredata da una tabella che riporta, per alcune decine di prodotti agricoli, dettagliate informazioni fra cui il grado di auto approvvigionamento, cioè la quantità che è disponibile grazie alla produzione nazionale. Emerge quindi, in base a questi dati, che per alcuni importanti prodotti l’Italia è un paese “trasformatore”. Ma non può essere dimenticata anche la Politica Agricola Comunitaria che, nel tempo, contribuisce a modificare gli scenari produttivi nell’Unione Europea su un territorio molto ampio e riguardante alcune centinaia di milioni di consumatori. Questi aspetti sono ampiamente trattati nel rapporto, con alcuni capitoli interessanti sui principali prodotti realizzati nella UE (frumento, zucchero, latte bovino, carni). Non poteva mancare anche la trattazione (seppure breve) del sistema di controllo a garanzia dei prodotti agricoli, sia quelli sul fronte interno, sia per quanto riguarda le attività di importazione. Sono numerosi i soggetti che in questi anni hanno dibattuto sul tema dell’origine dei prodotti agricoli; fra questi abbiamo selezionato i pareri di alcune importanti organizzazioni di agricoltori e rappresentanti dell’industria alimentare. In conclusione riportiamo un breve capitolo sugli impatti ambientali delle filiere dei prodotti agricoli, a testimonianza del fatto che una corretta analisi va condotta sull’intero ciclo di vita dei prodotti stessi e non solo su alcune parti. Coop vuole quindi dare, con questo rapporto, un significativo contributo su questo argomento, nell’ottica di fornire un’informazione più completa e chiara possibile su un tema che resta, comunque, complesso.