Rapporto origini e garanzie materie prime VERSIONE INTEGRALE | Page 50

50 porto Ministero delle Politiche agricole, alimentari e forestali, che si occupa di vigilanza e controllo sulle attività di pesca marittima lungo tutta la filiera dallo sbarco ai punti di ristorazione, verifica dell’etichettatura e della tracciabilità dei prodotti ittici; • I respingimenti in media si attestano al di sotto dell’1%4. Per quanto riguarda il commercio dei prodotti di origine animale o gli animali vivi, i controlli veterinari vengono effettuati dall’Autorità dello Stato di produzione ed immissione in commercio del prodotto o degli animali. Il Dipartimento dell’Ispettorato centrale della tutela della qualità e repressione frodi dei prodotti agroalimentari è l’organo di controllo ufficiale del Ministero delle Politiche agricole, alimentari e forestali, incaricato di prevenire e reprimere le frodi relative ai prodotti agroalimentari e ai mezzi tecnici per l’agricoltura (mangimi, sementi, fertilizzanti e prodotti fitosanitari)2. Tale sistema, pertanto, codificato con le Direttive del Consiglio n. 89/662/CEE e 90/425/CEE (recepite nell’ordinamento nazionale con D. Lgs 30 gennaio 1993, n. 28), si basa principalmente sulle garanzie fornite dal Paese comunitario speditore. Al Paese comunitario che riceve la merce è consentito di procedere ai controlli a sondaggio a carattere non discriminatorio, per l’effettuazione dei quali, in Italia, si è provveduto ad istituire gli Uffici Veterinari per gli Adempimenti Comunitari (Uvac), dipendenti dal Ministero del Lavoro, Salute e Politiche Sociali. Al momento dell’ingresso nel territorio nazionale (nei porti, aeroporti e dogane interne), tutte le partite di merci di interesse sanitario, ivi compresi gli alimenti di origine non animale destinati al consumo umano, provenienti da Paesi extra-europei, devono essere sottoposte ad un controllo igienico-sanitario a cura dell’Usmaf competente territorialmente, il quale verificata la non pericolosità della merce, rilascia il Nulla Osta all’importazione, documento che ne permetterà l’introduzione nel territorio comunitario3. In media ogni anno vengono eseguiti oltre 100.000 controlli ufficiali su alimenti e materiali a contatto con alimenti, di cui 100% di tipo documentale, circa 9-10% ispettivo e 5-6% con campionamento della merce. La verifica di tale conformità è affidata ai Border Inspection Post (BIP’s) dell’Unione europea che effettuano i controlli veterinari alle frontiere esterne nell’interesse dell’intero territorio comunitario, e pertanto a prescindere dal Paese di effettiva destinazione dei prodotti. Tali Bip, presenti in tutti gli Stati membri, assumono, in Italia, la denominazione PIF e sono Uffici veterinari periferici del Ministero della Salute. Le modalità di controllo da essi effettuati sono state stabilite dalle direttive del Consiglio n. 97/78/ CE e 97/79/CE, recepite nell’ordinamento nazionale con D. Lgs 25 febbraio 2000, n. 80.185. Al contrario delle provenienze comunitarie, le partite di animali e di prodotti di origine animale in importazione da Paesi diversi da quelli comunitari, devono essere sottoposti a controllo sistematico, prima di essere ammessi sul territorio dell’UE. Tali controlli, di competenza dello Stato sono attribuiti al Ministero della Salute e vengono effettuati presso i Posti di Ispezione Frontaliera (PIF). I prodotti importati da Paesi terzi devono essere conformi a specifiche garanzie igienico-sanitarie stabilite dalla normativa comunitaria. www.gov.it Piano nazionale integrato – relazione annuale per il 2009 – Ministero della Salute – Dipartimento per la Sanità Pubblica Veterinaria, la Nutrizione e la Sicurezza degli Alimenti. 4 www.salute.gov.it 5 www.salute.gov.it 2 3