Rapporto origini e garanzie materie prime VERSIONE INTEGRALE | Page 35

35 5.2 LA SPESA DELLA PAC All’agricoltura viene destinata parte rilevante del bilancio comunitario. Francia, Spagna, Germania e Italia ricevono quasi il 60% dei fondi. I nuovi Paesi membri chiedono di contare di più. La definizione del budget comunitario e del conseguente stanziamento per l’agricoltura è un momento estremamente complicato e, dal punto di vista delle conseguenze per il settore, assai delicato. La quota del budget assegnata all’agricoltura ha sempre rappresentato nel tempo un peso rilevante sul totale e spesso tali assegnazioni hanno generato incomprensioni e disaccordi presso gli altri settori di produzione e tra i cittadini europei stessi, a causa anche della scarsa conoscenza dei dati, delle strategie e degli obiettivi politici che si volevano di volta in volta raggiungere e che sono mirati al benessere comune. Nel periodo precedente di programmazione 2007-2013, tale voce ha rappresentato circa il 34% del totale di bilancio. Se si pensa che, negli anni ’70, il peso della spesa agricola si aggirava intorno al 70% del bilancio, il risultato attuale può rappresentare un importante traguardo nel contenimento della stessa, anche se ciò è vero solo in parte perché, tra le altre cose, una parte dei fondi PAC sono stati trasferiti sullo sviluppo rurale. Osservando la figura 1 (dati INEA), si evidenzia come i partner “tradizionali” dell’Ue mantengano un’incidenza rilevante sui finanziamenti assegnati dal FEAGA2. È vero anche, però, che tali paesi stanno vedendo ridimensionarsi le loro quote per fare spazio ai nuovi partner comunitari in entrata. L’Italia, in particolare, pesa per meno dell’11% e ha registrato una contrazione di oltre il 2% rispetto all’anno precedente. In confronto agli altri paesi, il nostro paese ha, inoltre, destinato una quota rilevante agli interventi sui mercati in particolare per i programmi di sostegno alla vitivinicoltura e all’ortofrutta (produzioni di spicco per l’Italia). Gli altri tre grandi produttori agricoli e partner storici dell’UE (Francia e Germania sono insieme all’Italia tra i soci fondatori; la Spagna si è aggiunta nel 1986), ricevono hanno ricevuto insieme quasi il 47% del finanziamento nel 2011. Fig. 1 – Ripartizione della spesa FEAGA nell’Unione europea, suddivisa per Paese (2011). Austria 1,72% Bulgaria 0,69% Ungheria Danimarca Spagna 2,45% UE Belgio Cipro 2,20% Slovacchia 13,36%Svezia 0,84% 1,46% 0,10% Estonia 0,69% 1,62% 0,17% Finlandia Slovenia Romania 1,15% 0,24% 1,77% Repubblica Ceca Francia 1,54% 20,13% Regno Unito 7,56% Portogallo 1,72% Polonia 5,84% Olanda 2,02% Malta 0,01% Lettonia Lussemburgo 0,26% Italia 0,08% 10,92% Lituania 0,64% Germania 12,70% Irlanda 3,01% Fonti: INEA, 2012. Dati ancora provvisori in alcuni casi. 2 Fondo Europeo Agricolo di Garanzia, destinato a finanziare principalmente la politica dei mercati. Grecia 5,13%