Consumi e distribuzione. Rapporto Coop 2014
hanno la loro versione sharing/social (Gnammo, la prima piattaforma di social
eating nel nostro Paese), che mette in contatto chi ama cucinare con coloro
che vogliono sperimentare modalità nuove di ristorazione extradomestica: si
mangia direttamente a casa del cuoco oppure ai giardini pubblici, nei negozi, in
ufficio. Ma c’è una opportunità di condivisione per qualsiasi esigenza di consumo: il futuro è sharing.
3.3 Nel 2014 smettono di cadere i consumi delle famiglie
All’interno del quadro economico deludente che ha caratterizzato anche il
2014, i conumi delle famiglie hanno iniziato, però, a mostrare qualche cenno
di graduale stabilizzazione. Si tratta solo di primi segnali, ma comunque significativi dopo una fase di protratta e profonda caduta: ad esempio, secondo
la contabilità nazionale nel secondo trimestre dell’anno a fronte di una variazione annuale del Pil ancora di segno negativo (-0,3%), la spesa delle famiglie
tornava a registrare una crescita (+0,5%) in termini tendenziali dopo undici
trimestri consecutivi con segno negativo.
Figura 3.3. Consumi delle famiglie
Valori in mln di euro, a prezzi 2010
250000
200000
11
II
III
IV
12
II
III
IV
13
II
III
IV
14
II
Fonte: REF Ricerche su dati Istat
Tale risultato sembra dipendere da una ripresa dei redditi dei consumatori a
sua volta sostenuta dal “raffreddamento” dell’inflazione. In questo senso, un
ruolo importante della discesa dei prezzi è stato svolto dalla stabilizzazione
dei prezzi delle materie prime, che hanno ridotto l’incidenza dell’inflazione
importata. Si tratta di una tendenza che potrebbe giocare un ruolo importante
nel 2015 se la recente caduta del prezzo del petrolio verrà confermata dagli
andamenti dei prossimi mesi. Altro elemento per ora relativamente favorevole (ma soggetto a forti rischi in prospettiva) è costituito dall’andamento della
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