Rapporto Coop Consumi e Distribuzione Rapporto Coop 2014 | Page 38

Consumi e distribuzione. Rapporto Coop 2014 Riquadro 1.3 Liberalizzazioni: quale posto nell’Agenda della politica economica? Nel corso degli ultimi anni il dibattito di politica economica si è diviso su due fronti: le politiche macroeconomiche di breve periodo, volte a fronteggiare la fase di recessione in corso contrastando la caduta della domanda interna, e le riforme strutturali, finalizzate a modificare i trend di medio termine dell’economia, rafforzando quindi il ramo dell’offerta aggregata. La difficoltà a mettere in campo una strategia in grado di fronteggiare adeguatamente la caduta della domanda aggregata è stata ribadita più volte dai critici delle politiche cosiddette “di austerità” che hanno sottolineato l’esigenza di fornire uno stimolo alla domanda, dati anche i limiti all’azione della politica monetaria emersi con evidenza negli ultimi anni. Le riforme strutturali invece sono state poste in secondo piano in un momento in cui le urgenze della recessione hanno spostato l’enfasi sulle fluttuazioni della domanda aggregata. Ciò nonostante, nel corso della fase più recente il tema è ritornato di attualità, soprattutto perché, anche all’interno della cornice delle regole europee, un piano di riforme volto ad innalzare la crescita di medio termine è considerato un punto di rilievo. In particolare, le prospettive di crescita di lungo periodo sono un elemento importante all’interno di qualsiasi strategia di stabilizzazione del rapporto fra debito pubblico e Pil. Recentemente poi il tema delle riforme strutturali ha acquisito un rilievo importante nell’agenda del Governo, con l’avvio del processo di riforma del mercato del lavoro. Tale scelta rientra all’interno della cornice dei cosiddetti “contractual agreement” per cui Paesi che adottano misure strutturali, destinate a determinare effetti positivi sulla crescita nel medio termine, possono contrattare alcune deroghe rispetto ai piani di rientro delle finanza pubblica nel breve periodo. D’altronde, da parte delle istituzioni internazionali, Commissione europea e Ocse, è stato più volte posto l’accento sul tema della competitività, e quindi sulla necessità, soprattutto per i Paesi della periferia europea, di adottare misure in grado di accelerare la produttività del lavoro, allo scopo di ottenere un andamento più favorevole della dinamica del costo del lavoro per unità di prodotto. Le liberalizzazioni ricadono pienamente nelle misure volte a sostenere la competitività di un Paese. L’idea sottostante le politiche di apertura dei mercati è che da esse possa conseguire un ingresso di nuovi operatori nei mercati protetti, determinando vantaggi per i consumatori attraverso prezzi più bassi, e incentivi a nuovi investimenti per le imprese entranti nei mercati liberalizzati. In generale, il sistema dovrebbe divenire più efficiente, e quindi caratterizzarsi per una acc elerazione della produttività. Con riferimento alla realtà italiana, la presenza di [ 36 ]