Rapporto Coop Consumi e Distribuzione Rapporto Coop 2014 | Page 222

Consumi e distribuzione. Rapporto Coop 2014 domanda di auto, mobili, arredi e elettrodomestici è in recupero, alimentata sia dal ciclo delle sostituzioni, in ragione di un parco circolante che si è fatto vetusto negli anni, sia del sostegno offerto dagli incentivi fiscali alle ristrutturazioni edilizie (estese anche a mobili ed elettrodomestici). Le vendite della distribuzione moderna inoltre continuano a soffrire il negativo andamento del comparto non food e accusano nell’alimentare la sempre maggiore concorrenza degli specializzati. Tra questi contano certamente gli operatori del commercio tradizionale (ambulanti, mercatini, prossimità) ma pesano soprattutto i nuovi canali di vendita a forte specializzazione merceologica (chimico, bio, surgelati, petfood, specialties alimentari, ecc. ecc.) che assicurano un servizio di maggiore prossimità e/o di più intensa specializzazione. Sopratutto sul primo versante pesa, evidentemente, l’esplosione del commercio elettronico, che cresce a ritmi annui a due cifre e attrae i segmenti di domanda maggiormente dinamici: le coorti più giovani e a più elevato livello di scolarizzazione della popolazione, i residenti nei grandi centri urbani, le regioni del nord del Paese. Un digital divide che penalizza oltre modo la distribuzione moderna. L’anno 2015 dovrebbe vedere un ulteriore consolidamento delle tendenze in atto, trainate ancora una volta dal recupero del potere d’acquisto. Al ribasso dell’inflazione di canale che tenderà a sottrarre spazi di crescita al fatturato potrà contrapporsi un debole recupero dei volumi e una ulteriore attenuazione dell’effetto negativo del mix: un quadro coerente con un modesto incremento del fatturato, nell’ordine del mezzo punto percentuale. Lo spaccato merceologico conferma il sostegno offerto dalle vendite di generi di largo consumo confezionato e dei prodotti freschi a prezzo variabile, per questi ultimi sostenuto anche dal recupero delle quotazioni del fresco ortofrutticolo, sollecitate dalle conseguenze degli eventi climatici dell’autunno; mentre in arretramento si confermano le vendite di prodotti non alimentari (elettrodomestici, abbigliamento, calzature, eccetera), dove alla preferenza del consumatore per il canale specializzato si assomma la crescente penetrazione del canale elettronico. Le performance intra-canale sono attese confermare le relatività evidenziate negli anni recenti. Alle già note difficoltà degli ipermercati, che originano dalla crisi del modello despecializzato e del segmento non food, si assomma una crescente preferenza per un minore uso dell’auto. Pur nel recupero di potere d’acquisto la crescente quota di famiglie soggette a vincoli di bilancio stringenti alimenta un travaso di vendite verso i discount. [ 220 ]