Capitolo 6. Tecnologie e nuovi stili di acquisto cambiano la Gdo
canale supermercati evidenzia un dato omogeneo tra i diversi territori. Nel Sud
del Paese, ed in minor misura nel Centro, infatti, prevalgono maggiormente
i formati di prossimità (libero servizio e discount). Nel Nord, invece, sono i
canali di maggiori dimensioni (ipermercati e superstore) a caratterizzare i modelli distributivi territoriali.
6.4 La ripresa non passa dalla Gdo
Una valutazione più ampia circa l’andamento della Gdo può essere effettuata a partire dall’analisi delle performance relative alla prima parte del 2014.
L’anno in corso ha confermato la situazione di sofferenza della distribuzione
commerciale nel nostro Paese: nel primo semestre 2014 si è infatti concretizzata una nuova variazione negativa per il complesso dell’assortimento, sia
con riferimento al valore del venduto (-0,3% in confronto ai primi sei mesi del
2013), sia alle quantità acquistate dai consumatori (-0,3%).
L’entità della flessione è certamente più contenuta rispetto al biennio precedente, segno che la fase più acuta della recessione è ormai definitivamente
alle spalle, ma il rallentamento della caduta non è sufficiente per certificare un
reale recupero dei consumi che giovi ai bilanci degli operatori del settore.
Figura 6.8. Ancora in negativo le vendite del primo semestre 2014
Vendite a prezzi costanti, totale Italia grocery, var. % valori e volumi
Valori
Volumi
6,7
5,1
4,0
2,6 2,4
1,9
0,4 0,5
2000-2003 2004-2007
2008
2009
1,2
2,0
2010
2,3
0,1
2011
0,1 -1,3
-0,8 -1,2
-0,3 -0,3
2012
2013
gen-ott 2014
Fonte: Nielsen
Senza il contributo delle nuove aperture, infatti, l’arretramento dei fatturati
è un fenomeno trasversale ai diversi formati della Gdo, compreso tra il -2,7%
degli ipermercati con superficie superiore a 4500 metri quadri ed il -0,5% dei
superstore. Segno negativo anche per i discount: chiuso un 2013 caratterizzato
da buoni risultati (+1,8%), il 2014 segna un passaggio cruciale per il formato
della distribuzione che negli ultimi anni aveva saputo tratte i maggiori benefici
dallo spostamento delle preferenze delle famiglie verso la fascia dell’assorti[ 203 ]