Capitolo 1. La recessione si allontana ma la ripresa non c’è
La stessa discesa dell’inflazione costituisce poi a sua volta un limite anche
all’azione della politica monetaria. Ad un’inflazione più bassa corrisponde un
livello più elevato dei tassi d’interesse reali. Anche la politica di “tassi zero”
adottata oramai da tempo anche dalla Bce, può rivelarsi inefficace se il sistema
economico entra in una fase di stagnazione di prezzi e salari.
Lo scenario di stagnazione dell’economia mantiene, infatti, sotto pressione i
bilanci delle famiglie, delle imprese e dello Stato. E, d’altra parte, non potrebbe essere diversamente dopo una lunga fase di recessione come quella alle
nostre spalle. Per comprendere meglio dove siamo oggi, si può estrapolare la
tendenza del periodo pre-crisi in modo da stimare dove saremmo se la crisi
non ci fosse stata.
Il risultato è impressionante: mancano difatti all’appello circa 15 punti di
Pil, ovvero ben 230 miliardi di euro! Per intenderci, questa cifra corrisponde
a circa cinquanta volte il gettito dell’Imu sulla prima casa, o a ventitre volte il
bonus ai lavoratori dipendenti distribuito con il provvedimento degli ottanta
euro. Le condizioni attuali dell’economia non possono non avere riflessi sulle
condizioni economiche delle famiglie.
Le ingenti perdite di occupazione, la caduta del potere d’acquisto delle retribuzioni, la pressione fiscale vicina ai massimi, sono le eredità ricevute da
una crisi che ancora dopo sette anni non appare prossima ad una soluzione
definitiva.
Infi