Consumi e distribuzione. Rapporto Coop 2014
5.2 L’andamento dei consumi alimentari
Negli ultimi anni le abitudini alimentari delle famiglie italiane sono state
oggetto di un profondo ripensamento. La spesa destinata all’alimentazione,
tradizionalmente considerata tra le componenti della spesa per consumi quella
meno esposta all’andamento del ciclo economico, ha mostrato dall’inizio della
crisi una intensità della caduta che è risultata seconda solo a quella dei beni
durevoli (automobili, mobili e arredi).
Tra 2006 e 2014 a valori concatenati, ovvero in quantità, i consumi alimentari hanno ceduto oltre 12 punti percentuali, un ritmo doppio se raffrontato
all’arretramento della spesa per consumi (-6,4%). Si tratta di una flessione di
portata non dissimile da quella fatta registrare dall’abbigliamento (-16,8%) e
dall’arredamento (-15,8%), dimensioni della spesa che hanno visto mutare in
maniera sensibile l’approccio e le priorità di acquisto da parte dei consumatori.
Tabella 5.1. I consumi delle famiglie nel periodo 2006-2014
Valori concatenati (anno di riferimento, 2005), milioni di euro e variazione %
Funzioni di consumo
Alimentari e bevande
2006
2014
mln euro
mln euro
Var.
153.054
134.470
-12,1%
-16,8%
%
Vestiario e calzature
69.251
57.622
Abitazione e utenze
171.738
178.978
4,2%
Mobili, elettrodomestici
66.636
56.120
-15,8%
Salute
26.128
27.593
5,6%
Mobilità
117.720
90.292
-23,3%
Comunicazioni
24.463
27.635
13,0%
Ricreazione, spettacoli e cultura
63.761
65.984
3,5%
8.109
7.766
-4,2%
Istruzione
Alberghi, rist e pubblici esercizi
82.950
83.559
0,7%
Altri beni e servizi
85.737
84.935
-0,9%
869.547
814.247
-6,4%
Totale sul territorio economico
Fonte: elaborazioni REF Ricerche su dati Istat
Misurata a valori correnti, nel 2014 la spesa alimentare delle famiglie italiane
è attesa superare i 180 miliardi di euro. Rispetto al 2006 la crescita è superiore
al 5%, mentre in confronto al 2010 la progressione appare di entità particolarmente modesta, dell’1,6%. Lo sviluppo della spesa alimentare negli ultimi
anni è stato tipicamente trainato dall’aumento dei prezzi. Nell’ultimo anno,
pur tuttavia, tale sostegno è venuto meno, per via del noto rientro dell’inflazione, andando ad aggravare una situazione di bilanci degli operatori della filiera
di per sé già penalizzata da consumi asfittici.
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