Rapporto Coop Consumi e Distribuzione Rapporto Coop 2014 | Page 11

Prefazione ritrovando un suo equilibrio, sostenuto dalla ripartenza del credito bancario: i costi finanziari dell’indebitamento per le famiglie rimangono però elevati e questo fa sì che le compravendite siano destinate a rimanere depresse a lungo. Non si arresta la corsa delle spese per l’abitazione, che tra affitti, mutui, ristrutturazioni, mobili, elettrodomestici e utenze arrivano ad assorbire sino al 40% del budget familiare. Tra queste la componente “obbligata” delle utenze esibisce i maggiori rincari: forti della ridotta possibilità di scelta che le famiglie possono esercitare, i costi delle utenze (acqua, rifiuti, energia, gas, condominio) hanno messo a segno un progresso del 30% negli anni della recessione. Si ridimensiona la spesa per tutte le attività del tempo libero tradizionali (sport, cinema, stadi, teatri...) sbaragliate dalle ridotte disponibilità economiche e dal web, che in virtù di una sconfinata disponibilità di contenuti offre occasioni di godimento del tempo libero a costo zero. Cala anche la spesa per l’alimentazione fuori casa, i giovani fanno ritorno alle abitazioni delle famiglie di origine per il pasto serale e la pausa pranzo lavorativa si trasferisce dal bar alla scrivania dell’ufficio. Recupera il turismo, dove crescono gli arrivi ma si riduce la durata dei soggiorni: il calo delle presenze negli alberghi è compensato dall’aumento delle condivisioni e dall’affitto di abitazioni private tramite internet. Si asciuga al pari di tutte le spese non strettamente necessarie l’area del “vizio”: cade il volume del gioco legale, che pur aveva raggiunto livelli di guardia, si riduce il consumo di tabacchi e anche la spesa in bevande alcoliche registra un segno meno. La vittima più illustre del cambiamento dei tempi è l’automobile: gli acquisti delle famiglie hanno toccato nuovi minimi storici, la vetustà del parco circolante motiva un nuovo ciclo di sostituzione che non sembra potersi tradurre in un reale rilancio di questo tipo di consumi. Un cambiamento di mentalità e di stili di vita che è accompagnato dallo sviluppo di nuove iniziative molto apprezzate dal consumatore: la diffusione degli smartphone consente in pochi tocchi il noleggio dell’auto; la mobilità sta diventando terreno di sperimentazione dei vantaggi dell’economia della condivisione e della collaborazione. Il successo di tali iniziative private, se da un lato manifesta il gradimento per l’innovazione dall’altro è lo specchio delle carenze del trasporto pubblico nel soddisfare una crescente domanda di mobilità e nell’accompagnare le istanze di demotorizzazione del Paese. L’esclusività del possesso cede il passo alla nuove tendenze: il noleggio e la condivisione, parole che un tempo erano relegate a qualcosa che non si poteva possedere divengono le nuove parole d’ordine di un consumatore in movimento e al passo con i tempi. [9]