Consumi e distribuzione. Rapporto Coop 2014
mutui, interrompono la caduta. Complessivamente nell’ultimo anno i prezzi
delle case sono diminuiti del 4,6%, negli ultimi quattro anni la flessione è stata
del 10,4%: questa è la fotografia scattata recentemente dall’Istat. Se poi si tiene
conto dell’inflazione, e cioè della perdita di potere d’acquisto della moneta, si
può agevolmente quantificare una caduta del valore degli immobili in termini
reali vicina al 20%. A frenare le compravendite sono non solo le imposte sulla
proprietà (Imu e Tasi) ma anche l’assenza di prospettive certe di rivalutazione
dell’investimento.
Figura 4.1. Compravendite residenziali in risalita
Var. % I trimestre 2014 su I trimestre 2013
29,2%
25,3%
21,4%
10,8%
Bologna
Genova
Roma
Torino
9,7%
4,1%
Firenze
3,4%
ITALIA
Milano
-1,0%
-25,2%
Palermo
Napoli
Fonte: REF Ricerche su dati Osservatorio Mercato Immobiliare - Agenzia delle Entrate
Tabella 4.1. Nel primo trimestre 2014 i prezzi delle case si sono deprezzate del 4,6%
Indice dei prezzi delle abitazioni, I trimestre 2010 - I trimestre 2014, indici e variazioni percentuali rispetto
al corrispondente periodo dell’anno precedente (tendenziali) (base 2010=100) (a)
Totale
Periodo
Indici
Abitazioni nuove
Variazioni %
Indici
Abitazioni esistenti
Variazioni %
Indici
Variazioni %
2011
100,8
0,8
102,7
2,7
99,8
-0,2
2012
97,9
-2,8
104,9
2,2
94,9
-4,9
2013
92,3
-5,7
102,4
-2,4
88,0
-7,2
I trim 2014
89,6
-4,6
100,8
-2,6
85,0
-5,3
Fonte: Istat
Se non dal punto di vista degli operatori immobiliari, il deprezzamento delle
abitazioni è una buona notizia per le famiglie che non hanno ancora una casa,
in particolare quelle meno abbienti e i giovani: il numero medio di anni di
reddito necessari ad acquistare un appartamento di 80 metri quadri scende da
11 a meno di 9.
Una tendenza certamente destinata a protrarsi nei prossimi anni, ma è un
fatto che grazie alla discesa dei prezzi e alla ripartenza del credito il mercato
abbia trovato un equilibrio.
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