MARIO VIOTTI
Mario Viotti, astigiano e il primo pilota
ad iscriversi al Challenge Raceday Ronde
Terra per questa stagione. Tanta passione per i rally e soprattutto per le gare su
sterrato, ecco cosa ci ha raccontato:
Quando hai iniziato a correre? “Sono
circa 35 anni che guido vetture da corsa
praticamente di ogni tipo, avendo iniziato
nel 1980”.
Come è nata la tua passione per i rally?
“Andando a vedere per caso un rally,
vedendo passare le vetture in prova mi
sono chiesto ‘Chissà come mi comporterei io al volante’ e a quel punto ho voluto
mettermi alla prova”.
Come mai hai scelto gare su terra e non
asfalto? “Principalmente perché nelle
gare su terra la guida è più divertente, a
prescindere dal tipo di auto che si guida.
Poi ho partecipato a delle gare su terra
negli anni ‘80 e nel 1989 ho disputato il
Rallye di Sanremo con validità per il Campionato del Mondo, vincendo il gruppo 2
Ruote Motrici con una Opel Kadett Gsi,
volevo vedere se il passare degli anni
aveva in qualche modo cambiato il mio
approccio a questo tipo di fondo”.
Vuoi raccontarci qualche avvenimento divertente oppure che ti ha colpito durante
la tua carriera di pilota? “Con più di 300
gare all’attivo di aneddoti, più o meno
divertenti, ce ne sarebbero per scriverci un libro. Ho sempre cercato di correre
soprattutto con lo scopo di divertirmi, se
comincio a raccontare credo ne verrebbe fuori una sceneggiatura per un film di
Pieraccioni!”
Come ti sembrano le gare del Challenge
di questa stagione? Le hai già disputate
tutte? Cosa pensi di Raceday? “Ho iniziato con il Prealpi Master Show nel 2013 e il
Valtiberina a marzo 2014 giusto per capire come funzionava il Challenge Raceday.
L’esperienza mi ha entusiasmato e, con il
mio navigatore Enzo Colombaro, abbiamo deciso di prendere parte all’edizione
2014-2015 con un Peugeot 106. E’ stata
un’esperienza molto positiva, abbiamo
trovato belle gare, location splendide, organizzazioni efficientissime ed avversari
che, col tempo, sono diventati soprattutto amici. Secondo me qui si trova lo spirito
rallystico come deve essere, pane salame, buon vino a tanto divertimento. Questo è sicuramente il successo della serie
Raceday e gli elenchi iscritti così affollati,
lo confermano”.
A quante edizioni del Challenge hai partecipato? “Quella del 2014-2015 è stata
la prima edizione a cui abbiamo partecipato interamente, ma sicuramente ci
saremo anche nella prossima edizione,
anche se non abbiamo ancora deciso con
che vettura”.
Qualche cosa che desidereresti cambiare o aggiungere nel Challenge? “Oltre a
sedermi al volante, sono stato presidente della Commissione Sportiva dell’ACI di
Asti, or ganizzatore di manifestazione motoristiche, rallystiche e raduni fuoristrada, istruttore pilota Opel e Commissario
Tecnico Regionale dal 1991 al 2008, quindi un po’ di esperienza anche al di fuori
dell’abitacolo ce l’ho e vi posso garantire
che quello che fate è ‘ad hoc’. Una cosa
mi sento di dirla, personalmente invertirei
l’ordine delle premiazioni, nel senso che
aspettando gli ultimi arrivati è capitato
più volte che i premiati dell’assoluta quindi, se vogliamo i protagonisti, non fossero
presenti in quanto sapendo di avere una
paio d’ore di tempo prima della premiazione vanno in albergo preparano i bagagli per il rientro ed è capitato alcune volte
che quando vengono chiamati sul palco
per essere premiati risultino assenti e con
la presenza delle autorità a premiare non
è tanto bello. Iniziando a premiare dalle
classi più piccole, gli ultimi arrivati vengono
subito alla premiazione perché comunque
non hanno tempo di andare a cambiarsi
ed i primi hanno tempo di cambiarsi ed
essere presenti.
Inoltre parlando della nostra esperienza nel Raceday, ho trovato l’interesse di
alcuni organizzatori piemontesi per un’eventuale gara in Piemonte vercellese/
biellese. Sarei lieto di potervi mettere in
contatto con loro, così da rendere ancora
più completo il Nostro bel campionato.”