Raceday News 2014-2015 | Page 4

LA STRANA COPPIA Paolo Epis e Denis Piceno, un equipaggio tutto friulano. Paolo correva negli anni settanta, mentre Denis, giovanissimo, ha iniziato da poco, li accomuna una grande passione per i rally. Come mai avete iniziato a correre insieme? Denis: “Avevo disputato un gare con Filippo, il figlio di Paolo. La scorsa Liburna Ronde Terra è stata la nostra prima gara insieme. Nonostante la differenza di età ci troviamo bene e il nostro feeling migliora prova dopo prova”. Quando avete iniziato a correre e com’è nata la passione per i rally? Paolo: “Ho iniziato parecchio tempo fa, nel lontano 1974 con una Fiat 128 Coupé preparata da Ceccato, auto strepitosa, al Rally Alpi. La passione per i rally è nata seguendo le gesta del ‘Drago’ Munari con la sua Fulvia, un personaggio e un pilota incredibile”. Denis: “Ho iniziato un po’ dopo… nel 2010, dopo aver partecipato ad un corso per navigatori, avevo 20 anni. Sono di Cividale così sin da piccolo seguivo il Rally Alpi Orientali, quindi praticamente dietro casa. Mia madre cedendo alle mie insistenze mi ha permesso di spostarmi un po’ e di seguire anche rally più lontani da casa. A quel punto però la passione per questo sport mi aveva già contagiato e conquistato”. Paolo parlando del suo passato agonistico e dei suoi ricordi continua a raccontare: “Dopo alcune gare con la 128 Coupé, sono passato ad un’altra mitica vettura, la 112, iscrivendomi al Trofeo. Ricordo bene il Rally Isola d’Elba e il Rallye Sanremo, i risultati non sono stati memorabili, gli altri erano troppo forti. Comunque è stato un periodo bellissimo, si correva con grande passione e ci si aiutava tra piloti. Ricordo che al Rallye Sanremo Amilcare Balestrieri, allora pilota ufficiale Alfa Romeo, mi aiutò a cambiare uno pneumatico, ecco questo era lo spirito”. Denis dal canto suo racconta: “Ricordo con grande piacere quanto accaduto a maggio di quest’anno al Rally Bellunese. Navigavo il mio amico Matteo De Barba, e dopo una giornata di intense battaglie eravamo secondi di classe, mancava una sola speciale e noi volevamo assolutamente provare a vincere. Abbiamo giocato il tutto per tutto e disputato l’ultima PS con il coltello tra i denti…ce l’abbiamo fatta, una soddisfazione incredibile!” Come mai la decisione di partecipare al Challenge Raceday? Paolo: “Dopo moltissimi anni di inattività mi è tornata la voglia di correre, peraltro mai sopita completamente. Mio figlio Filippo quest’anno si è dovuto fermare per impegni di studio e allora ho deciso di correre io! Questo Challenge sembra fatto apposta per me: ronde di due giorni che non impegnano troppo tempo, vedo posti che magari non avrei mai visitato e mi diverto. Ho ritrovato anche piloti che correvano ai miei tempi ed è stata veramente una piacevole sorpresa”. Denis concorda e aggiunge: “Si la formula è azzeccatissima e le prove speciali hanno tutte un grande passato, alcune sono veramente mitiche. A me piace correre sia su terra che asfalto, non ho preferenze, mi piace alternare aspettando di poter correre anche sulla neve!” Com’è andata a Il Nido dell’Aquila? Paolo: “Lascio che racconti il mio navigatore, appassionatissimo e professionale, anche se ora corre con un quasi pensionato”. Denis: “Nel primo passaggio abbiamo fatto un testacoda che ci ha fatto perdere una ventina di secondi, un vero peccato perché, controllando i tempi, abbiamo visto che avremmo potuto classificarci terzi nel nostro Raggruppamento. Nel complesso è andata bene, abbiamo avuto modo di fare esperienza e migliorare il nostro feeling, cose che torneranno utili nelle prossime gare. Devo dire che pur essendo, di fatto, una cronoscalata, la PS era molto bella con dei tratti veloci e dei tornanti spettacolari, quindi confermo: è la Pikes Peak italiana!” Avete già disputato qualcuna delle gare del Challenge? Denis: “Ho già corso al Prealpi Master Show e alla Liburna Ronde terra, quest’ultima proprio con Paolo, le altre le scopriremo di volta in volta, ma da come è iniziata sono certo che anche le altre ronde saranno avvincenti e ci divertiremo”.