Raceday News 2013 - Numero 5 | Page 6

Raceday_ottavo_2014_01_r_Layout 1 21/02/14 09:18 Pagina 6 Quelli che… ci siamo anche noi Maurizio Pioner – Bruna Ugolini (Opel Corsa Gsi 16v) Maurizio Pioner e Bruna Ugolini Un amore che arriva da lontano Un trentino appassionato di rally. Al suo fianco nella vita e ora anche in auto la compagna Bruna. “La passione per le corse, ma in particolare per i rally – spiega – è nata nel 1976/1977. Ero ancora piccolo e davanti a casa mia passava il Rally di San Martino di Castrozza, all’epoca si disputava su strade completamente sterrate, ed io ammiravo le evoluzioni dei vari Munari, Rohrl, Darniche...”. - Quando hai iniziato a correre? “ Prima di iniziare a correre ho organizzato diverse gare di Velocità su ghiaccio e degli Slalom. Poi, alla fine degli anni '90, ho preso in mano il volante. La prima gara ricordo fu uno slalom con una Nissan Micra. Poi passai ad una Peugeot 205 Gr. A e partecipai ad alcune salite e slalom. Finora ho disputato oltre cento gare, prevalentemente velocità, salita e velocità su ghiaccio. Ho avuto anche delle belle soddisfazioni, ho vinto parecchie gare nel Campionato Italiano Velocità Montagna e nel Campionato Italiano Velocità su Ghiaccio, con belle vetture 4x4 come Lancia Delta, Ford Sierra e Mitsubishi. Nel 2012 Bruna, la mia compagna nella vita, voleva provare l’ebrezza di sedere sul sedile di destra e leggermi le note. Abbiamo fatto un test su ghiaccio che è andato benissimo. Bruna ha deciso di partecipare, con il nostro team Pintarally Motorsport, al corso tenuto da Alessandro Bettega per ottenere la licenza internazionale. Abbiamo esordito al Rally della Quercia del 2012 con la Mitsubishi N4 con la quale abbiamo anche corso il San Martino di Castrozza dello stesso anno. Finora, insieme, abbiamo disputato sette rally. Ci siamo sempre divertiti molto, abbiamo sempre termi- 6 nato le gare e ottenuto anche buoni risultati. Ad ogni gara il feeling cresce. Il compito del navigatore in gara è molto importante direi essenziale. In fondo noi piloti dobbiamo ‘solo' guidare mentre loro hanno praticamente in mano la gara quindi il loro compito è fondamentale nel risultato finale”. - Come mai la decisione di iscrivervi al Challenge Raceday? “Nel Novembre 2012 decidemmo di disputare la Ronde Balcone delle Marche con una Ford Fiesta R2. La zona era bellissima così come la piesse, le condizioni atmosferiche cambiavano ad ogni passaggio, l’ambiente in generale era stimolante, insomma ci siamo innamorati delle gare su terra e così eccoci iscritti a questa stagione del Challenge, che stiamo disputando divertendoci insieme a tanti amici. Le gare su terra sono sicuramente le nostre preferite, guidare di traverso, come sul ghiaccio è un divertimento unico. Appena possibile vorremmo provare anche sulla terra una vettura 4x4”. - Qualcosa di particolare da raccontare? “Episodi ce ne sono tanti, ma uno ci ha coinvolto in modo particolare e desidero ripeterlo, anche se ne ha già parlato molto la stampa, perché una cosa del genere non capiti nuovamente a nessuno. Eravamo al Rally San Martino di Castrozza e Primiero. Durante la nona prova l’equipaggio KubicaGerber è uscito di strada, com’è noto non vi sono state conseguenze, a parte gli evidenti danni alla vettura. Poco dopo siamo sopraggiunti noi, non sapevamo cosa era successo però abbiamo visto le bandiere gialle, la strada era sporca, un cavo telefonico pen- zolava sulla strada: era ovvio che qualche equipaggio che ci precedeva aveva avuto un incidente, però abbiamo anche intravisto che qualcuno mostrava il road book con l’OK. Proseguimmo e immediatamente dopo rischiammo di uscire di strada anche noi a causa dello sporco raccolto, perdemmo un po’ di tempo ma andammo avanti. Circa trecento metri dopo passiamo accanto ad un’ambulanza che, lampeggianti accesi, stava per immettersi in prova in senso contrario. Con grande dispiacere pensammo che qualcuno si fosse fatto male. Al riordino venimmo a sapere chi era uscito di strada e che comunque nessuno si era ferito. Finita la gara, mentre eravamo a cena, alcuni amici ci raccontarono il rischio che avevamo corso: mentre la prova era ancora in pieno svolgimento e mentre noi stavamo sopraggiungendo, l'autoambulanza si era mossa ed era entrata in prova contromano! La nostra amica Rita, che era nel posto giusto al momento giusto, si era messa davanti all’ambulanza una frazione di secondo prima che noi transitassimo. Ora a bocce ferme possiamo dire che abbiamo avuto una grande fortuna, ma che si è anche sfiorata una tragedia. Se non avessimo perso un po’ di tempo quando stavamo per uscire di strada anche noi, ci saremmo trovati l’ambulanza proprio di fronte. Non vogliamo alimentare polemiche, di questa cosa se ne è già parlato parecchio, vogliamo solo ribadire che queste cose non devono succedere e che gli addetti ai lavori devono prestare la massima attenzione alla questione della sicurezza”.