Raceday News 2013 - Numero 5 | Page 4

Raceday_ottavo_2014_01_r_Layout 1 21/02/14 11:01 Pagina 4 Quelli che… ci siamo anche noi Andrea Succi e Giancarla Guzzi L’importante è divertirsi Andrea è di Forli, Giancarla lombarda doc, come ama definirsi. La loro collaborazione è nata per... caso. - Andrea quando hai iniziato a correre? “Ho iniziato come naviga con una Seat Ibiza TD in una gara su terra nelle Marche, non credo avessero proprio tutti i permessi, ma riscuoteva parecchio successo. Poi mi sono lanciato allo sbaraglio, ad esempio ho disputato una gara su ghiaccio perché alcuni amici mi avevano messo a disposizione una Toyota Celica 4x4 Gruppo N. Non avevo mai visto né ghiaccio né chiodi, ma sono arrivato secondo, a quel punto ho superato il ‘punto di non ritorno’. Sono passato alla Subaru e lì è iniziata la mia avventura in N4. Adesso divido la stagione tra una Mitsubishi e la mia M3 Gruppo A”. - Come è nata la passione per i rally? “Ero giovanissimo, a poca distanza da casa mia veniva disputata una prova speciale del Rally Colline di Romagna, l’avvenimento che molti aspettavano per tutto l’anno, è lì che nata la mia enorme passione per i rally. Tanti anni seguendo le gare da bordo strada, poi la possibilità di prendere il volante in mano. Ho iniziato di nascosto, perché in casa mia ero l'unico con... certi grilli per la testa. Per un po’ ho trovato scuse per i miei fine settimana ‘misteriosi’, ma alla fine la cosa è venuta fuori”. - Quante gare hai disputato sino ad ora? “Non lo so esattamente quante, credo sessantacinque o settanta. Qualche gara su ghiaccio, un trofeo e mezzo della Mitsubishi, salite e poi tutte le sei edizioni del Challenge Raceday”. - Il tipo di fondo che preferisci? “Sterrato senza dubbio! Anche se con la vettura giusta, tipo la M3, anche le gare su asfalto sono divertenti. Sostengo che i rally devono dare spettacolo e quando si possono fare dei bei traversi, ben venga anche l’asfalto. Anche se devo amm ettere che da quando guido più ‘pulito’ vado decisamente più veloce!”. - Come mai la decisione di iscriverti a Raceday? “Credo per la stessa motivazione di tanti altri partecipanti: il giusto compromesso e cioè poco tempo impiegato, tanto divertimento, belle prove e lotta nei vari Raggruppamenti”. - Qualche avvenimento particolare da raccontare? “Non avevo ancora la patente e mi hanno portato a vedere un Rallye Sanremo di quelli giusti. Ho visto con i miei occhi quelle scene, entrate nella storia, della folla che si apriva al passaggio delle auto da gara. Due anni fa ero al Rally Legend, come pilota, e 30/40 scatenati, probabilmente non completamente sobri, hanno fatto la stessa cosa. Ho dovuto togliere gas un paio di volte e lampeggiare perché non si spostavano. Una cosa da pazzi in effetti, ma sotto sotto che soddisfazione vivere quell’emozione da dentro l’abitacolo! Ovviamente spero non succeda ancora, ma questo episodio mi è rimasto impresso”. - Come è nata la collaborazione con Giancarla? “Casualmente. All’inizio dovevamo fare una sola gara e invece, eccoci qui, ancora insieme. Giancarla grazie alla sua tenacia ed esperienza è riuscita, faticosamente, a tro- Giancarla Guzzi premiata come miglior navigatrice Challenge Raceday Ronde Terra nel 2011 4 Andrea Succi – Giancarla Guzzi (Mitsubishi Evo IX) vare il modo di farmi andare più veloce!”. Giancarla, da parte sua, racconta: “Ho iniziato nel 1996. Un gruppo di amici di Piacenza mi chiese di correre e risposi di no. Mi provocarono dicendomi che avevo paura, che ero una ‘pappamolle’: iniziai e devo ancora smettere”. - Quante gare hai disputato da allora? “Ho smesso di contarle a quattrocento. E’ come per gli anni che dopo i trenta non li ho più contati". La risata di Giancarla è sonora, poi continua: "Quando ho iniziato a correre con Andrea ero molto giovane…adesso lui è più vecchio e io ancora giovane e continuiamo a correre insieme! A proposito... siamo in testa alla classifica Senior? Spero di no!”. - Cosa apprezzi in Raceday? “Secondo me Raceday, a differenza di altre serie, ha ancora uno spirito sportivo e umano: sia i giovani, sia i meno giovani si divertono, scherzano e la prima domanda è: dove si cena? Poi si pensa alla prova speciale, a fare il tempo. Per questo io lo adoro questo challenge! Non c’è la tensione di quando vai a fare una gara di Campionato Italiano. Quando torno a casa da una gara Raceday ho sempre quel chilo in più da smaltire!”. - Un avvenimento particolare? “La premiazione della Liburna Ronde Terra del 2011: è stata la prima volta che sono rimasta senza parole, soprattutto è stata la prima volta che un uomo è riuscito a farmi rimanere senza parole. Ricevere il premio da Alberto Pirelli come migliore navigatrice del Challenge Raceday e quello che mi ha detto… rimarranno per sempre nel mio cuore”.