Raccontando l’amore - antologia AA.VV. (march 2014) | Page 76

Quel giorno di tanti anni fa ero rientrata a casa dopo la palestra e mi ero chiusa in camera. Verso sera sentii i miei rincasare e mettersi a discutere, le voci erano alte e riuscii a sentirle anche da sotto le cuffie. Con gli auricolari e la musica del walkman ancora alle orecchie, uscii dalla mia stanza e vidi mia madre e mio padre al tavolo con dei fogli tra le mani. Li trovavo spesso seduti al tavolo, impegnati con i conti da far quadrare del negozio o con le bollette salate del telefono da pagare, ma stavolta qualcosa mi fece provare un brivido inaspettato lungo la schiena. Mamma mi diceva qualcosa, ma io non riuscivo a sentirla, mentre papà mi guardava con i suoi occhi blu, occhi che ricordo ancora lucenti ed espressivi, occhi che ho sempre amato assieme ai tratti al tempo stesso forti e dolci del viso. Tolsi dalle orecchie prima una, poi l’altra cuffietta e mi fermai davanti a loro, in attesa. Mia madre riprese a parlare, però mio padre la interruppe bruscamente. «Dobbiamo parlare. È successa una cosa che è bene che tu sappia» disse serio. Lo guardai e dissi, pensando si trattasse della bolletta del telefono, «Sì, forse, ho esagerato stavolta, non accadrà più.» «Ma di cosa stai parlando?» intervenne mia madre. «La bolletta del telefono è troppo cara anche stavolta?» chiesi con un filo di voce. 74