Raccontando l’amore - antologia AA.VV. (march 2014) | Page 75

«Ricordami» di Caterina Rondello Camminando verso casa mi ero specchiata istintivamente nella vetrina e vedevo quella ciocca di capelli mossi, un po’ scompigliati, che mi cadeva sul lato del viso e che ogni mattina cercavo di sistemare alla meno peggio. Forse anche io in passato ero stata come quelle ragazzine un po’ viziate che camminano in gruppo, ridacchiando del niente e che ora vedo spesso passare quando, ferma in macchina, aspetto mia figlia uscire da scuola. Anche lei, come loro, con i pantaloni troppo bassi e la maglietta troppo corta. Ma anche io, in fondo, alla sua età avevo le stesse velleità, non molto approvate da mia madre. Ricordo che in quel periodo avevo preso a frequentare una compagna di scuola, una tipa strana con troppi orecchini ai lobi e un brillantino al naso. Mia madre la definiva «estrosa», ma io sapevo benissimo che non le piaceva e, forse, la frequentavo principalmente per questo. Passavamo i pomeriggi in camera mia a ridere come sceme, prendendo in giro questo o quel professore. Tutte le mie giornate giravano attorno a questi piccoli pettegolezzi, ai bigliettini preparati accuratamente per i compiti in classe da passare, alla musica ad alto volume ed alle risate. 73