Raccontando l’amore - antologia AA.VV. (march 2014) | Page 71

se era sporco e bagnato), e iniziai a frizionarlo con un asciugamano pulito. «Non preoccuparti piccolo. Ora ci penso io a te.» Per tutta risposta mi meritai un’altra leccata e questa volta la sua coda mostrò la sua dolce gioia. Mi presi cura di lui, recuperai qualche cosa per farlo mangiare e poi pensai anche alle mie pietose condizioni. Mi sedetti anch’io sul divano stanca ma soddisfatta e lui si rannicchiò sul mio grembo. Fuori il temporale era diventato un vero e proprio nubifragio e rabbrividii al pensiero della fine che avrebbe fatto se non lo avessi preso con me. Lo guardai. Ripulito e asciutto era proprio un amore e una volta che avesse messo su qualche kilo sarebbe stato un vero splendore. Anche lui mi guardò e in quell’istante nei suoi occhi lessi pura gioia. Strofinò il musetto sul mio petto e poi si addormentò ronfando come un bimbetto. Il calore del suo corpicino stretto al mio era così bello che in quel momento mi sentii veramente felice. Forse non ero stata io a trovare lui ma lui aveva trovato me, forse Dio ci aveva messi sulla stessa strada in una gelida sera d’inverno. Non lo sapevo, ma di una cosa ero sicura: nessuno dei due sarebbe più stato solo. «Dormi piccolino. Ora ci sono io. Dormi mio piccolo Valentino.» 69