Raccontando l’amore - antologia AA.VV. (march 2014) | Page 63

stanco di dare un senso ad ogni cosa, che ho capito di aver già iniziato a morire perché vivere da sconfitto i giorni che mi restano equivale già ad andarsene. Non posso permettere a questa malattia di sconfiggermi già da vivo. Quindi non sprecherò nessun momento da ora in poi e vivrò la mia vita fino in fondo. Lottando, afferrando nuovamente ogni istante di me, stringendolo forte per farlo penetrare nella mia anima, perché non vada perduto, perché sia me. Infatti, anche se l’esito è certo – la mia è una malattia, cancro alle ossa, non lascia scampo – il modo in cui compio questo viaggio per arrivare alla fine dipende esclusivamente da me. Di fronte a un esito già scritto, scopro una nuova rinnovata fede, una forza che non avrei mai pensato di trovare. Una risorsa. E quella risorsa sono io. Voglio che la mia esistenza sia un canto di vita. Voglio afferrare forte altre mani, per infondere coraggio e condividere con gli altri le emozioni. Voglio poter essere l’esempio a chi ha gli occhi spenti dall’apatia. Voglio incitare tutti a vivere a fondo ogni attimo, solo così si dipinge il presente con il colore di ciò che siamo. Questo è l’esempio che darò, nonostante tutto. Non smetterò di fare quello che ho sempre fatto e in cui credo profondamente: continuerò a correre. L’atletica la amo, fa 61