Raccontando l’amore - antologia AA.VV. (march 2014) | Page 52

«Eh, adesso hai detto bene, è un furfante, - rispose la madre di Cristian raggiungendoci - è ambizioso come il padre!» «L’ambizione ci vuole nella vita.» «Si, ma l’ambizione fa dimenticare troppe cose.» Mi voltai verso le due e cercai di capire di chi parlassero, poi sentii chiaramente il nome di Cristian e Angela m’indicò un lato della stanza. Mi girai in quella direzione e vidi un gruppetto di belle donne. Erano tutte alte e indossavano abiti con corpini aderenti, vita stretta e molto scollati. Erano le figlie dei signori presenti e io mi sentivo piccolissima. Abbassando la testa, mi misi ad ascoltare il grammofono, ma la mia amica mi spintonò e disse: «Cosa fai, non lo saluti?» «Chi?» chiesi. «Cristian.» «E dov’è?» «Come? Te l’ho appena indicato!» «Fra quelle ragazze?» «Sì.» «Oh no, allora, non ci vado.» «Ma è da maleducati non salutare il festeggiato.» «No, senti, io vado via, non mi sento proprio!» «Oh, Martina, guarda che se vai via, litighiamo! Adesso io vado a 50