Raccontando l’amore - antologia AA.VV. (march 2014) | Page 37

Cerco di respirare. Dentro, fuori. Dentro, fuori. Sta’ calma. Respira. Calma. Ma stavolta è diverso. Stavolta le fitte non smettono, ma anzi, tornano regolarmente, a ondate, più forti ogni volta. Il gemito diventa urlo, mi accascio, le mani al ventre che sembra voglia aprirmi in due. Sta... sta arrivando. Il bambino. Non c’è più tempo. Sento due braccia cingermi le spalle. È lui. Il mio uomo. È più grande di me, eppure è l’unico che abbia capito, che abbia accettato. Che mi abbia voluta accanto, anche se porto in grembo il figlio di un altro. «Dobbiamo fermarci». No! «Non... non può nascere qui» ansimo, ripiegata su me stessa. «Non puoi neanche proseguire» mi risponde lui, risoluto. Si china accanto a me, gli prendo il viso tra le mani, sentendo la sua 35