Mi parli solo per chiedere che si mangia o dove stanno i
ragazzi.
I ragazzi, sono diventati grandi, lo vedi, ai nostri figli gli ho
dato tutto: latte, sonno, lacrime e baci. Guardali quanto sono
belli! Come eravamo noi un tempo…
Lo sai, non è per loro che io resto con te, sono ormai grandi e
io forse ti sembro vecchia, allora, è questo, amore mio? Sono
invecchiata, ma io che ci posso fare? Dove si comprano gli
anni, la pelle fresca e i capelli neri? Dove? Me lo dici tu?
È questa vita che ti annoia, le giornate sempre uguali, la casa, i
figli, il negozio, la spesa, i parenti sempre in mezzo, sempre la
stessa donna . . . ti sei stancato, Peppì?
Forse anche io, però, non voglio scambiare carezze per baci,
pietà per passione, no, non ci riesco, non posso. O tutto o
niente. A costo di ridurre il cuore a un chicco di sale, o tutto o
niente! Perché una donna, amore mio, vuol bene sempre. Pure
a cento anni, se mi è dato da vivere, ti vorrò bene come ho
sempre fatto.
Anima, carne, cuore e testa perché dimmelo se non è vero, una
persona può vivere, se le tolgono anche una sola di queste
cose? Io non potrei.
Io voglio tutto.
Sono tre mesi che non ci tocchiamo neanche le mani, come è
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