Raccontando l’amore - antologia AA.VV. (march 2014) | Page 22

uscendo dal negozio. Uomini in fregola e donnine eccitate scorrazzavano per il paese con mazzi di fiori colorati. Lo Zotico percepì le vibrazioni dell’amore nell’aria. «Lov is in de eir! Lov is in de eir!» cantava a squarciagola mentre si dirigeva al Bar. «‘No caffè veloce» disse entrando. Il Barista si era quasi appisolato sul bancone per la noia. Non appena vide il compaesano, saltò su e si mise al lavoro. In un angolo c’erano ancora la moglie del Pappone, la Mbriacona, e la moglie del Barista che si lamentavano sulla loro malasorte. «Neanche ‘no fiore» disse una incrociando le braccia e assumendo un’espressione imbronciata. «Che schifo» concordò l’altra. Un giovanotto nel fiore dell’età, lo Studente, entrò a far colazione al Bar. Salutò il gruppetto di Invalidi civili di professione che giocavano a briscola litigando fra di loro. «Vagliù, sai gioca’ a briscola?» gli fece un vecchietto, il Cieco per professione. «No, io veramente studio» rispose il ragazzo. «E che studi a fa’?» rispose il Cieco di professione. «Io aggio fatto le magistrali, non serve a niente! Piens a campa’ e goditi la vita. Qua non ci sta fatica!» 20